Germania: sì alle spose bambine per i rifugiati (per ora)

Germania, rifugiati, sharia e spose bambine
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Cadono le roccaforti dell’Isis in Iraq, ma alcune delle pratiche più odiose ammesse dalla sharia, come quella delle spose bambine date in moglie ad uomini adulti, sembrano più dure a morire. E sbarcano anche in Europa, nella progressista Germania.

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A Monza racconto le ferite invisibili degli emigranti italiani

Malattia mentale e migranti
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La follia del partire, la follia del restare. Locandina libro, Monza, Carrobiolo Il viaggio dei migranti non è solo geografico, ma soprattutto mentale. E sempre più spesso per i sopravvissuti i pericoli psicologici sono maggiori di quelli fisici. Succede a quanti attraversano oggi il Mediterraneo per approdare in Europa e accadeva un tempo agli italiani che attraversavano l’oceano per raggiungere l’Australia. Storie di uomini e donne dimenticati, che tra passione, lavoro e sofferenza hanno contribuito alla fortuna di un continente. Biografie inedite, ricostruite nel mio libro “La follia del partire, la follia del restare. Il disagio mentale nell’emigrazione italiana in Australia alla fine dell’Ottocento”, edito da Tau per la Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana.

Ne parlerò mercoledì 26 ottobre alle ore 21.00 a Monza, nella splendida cornice della sala studio della Biblioteca del Convento del Carrobiolo dei Barnabiti (vicolo Carrobiolo, 4). Con me ci sarà Annafrancesca Ghezzi della Cooperativa “La Cordata”, coordinatrice del progetto “Case Saltatempo” per l’accoglienza diffusa e l’accompagnamento verso l’autonomia di minori stranieri non accompagnati.

Un modo per parlare di storia, l’occasione per raccontare qualcosa di nuovo, di attuale e di ampiamente sottovalutato. Ingresso libero (a lato, la locandina dell’evento).

«Malattia non è castigo di Dio». Essere cattolici in Georgia e Azerbaigian

Camilliani in Georgia (Tbilisi), Poliambulatorio Redemptor Hominis e centro diurno per disabili
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Minoranza religiosa, ma attivi nel sociale: è questo il ritratto dei cattolici in Georgia e Azerbaigian, riuniti attorno ai Camilliani di Tbilisi e alle Missionarie della Carità di santa Teresa di Calcutta a Baku. Perché «la malattia non è castigo di Dio, come predicato spesso dal clero ortodosso», ricorda padre Paweł Dyl, che accoglierà papa Francesco il prossimo ottobre.

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Terrorismo e malattia mentale? Succederà ancora

Saint-Etienne-Rouvray, terrorismo, malattia mentale
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Dopo l’attacco a Londra da parte di un 19enne armato di coltello, si torna a parlare di malattia mentale e terrorismo. Tentativo di dare delle rassicurazioni? Buonismo e negazione della violenza di matrice islamica? Soltanto uno scenario prevedibile, che darà presto nuovi, nefasti, frutti.

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