La Medaglia o Croce di san Benedetto da Norcia appartiene a quella categoria di oggetti che sembrano nati per suscitare curiosità e mistero. Attorno alla medaglia si è sviluppata nei secoli una letteratura, tanto storico-religiosa quanto – soprattutto negli ultimi anni – di natura “esoterica“, quest’ultima che ha ben poco a che fare con il reale significato di questo sacramentale della Chiesa cattolica.
Medaglia di san Benedetto: significato delle lettere e preghiera
A destare la maggiore curiosità è senza dubbio la serie di lettere puntate – una preghiera in forma di acronimo – che costituisce una delle sue caratteristiche più note e singolari. Sciogliendo l’acronimo, valido supporto mnemonico, se ne ottiene la corrispondente preghiera:
C.S.P.B. = Crux Sancti Patris Benedicti (Croce del Santo Padre Benedetto)
C.S.S.M.L. = Crux Sacra Sit Mihi Lux (la Santa Croce sia la mia luce)
N.D.S.M.D. = Non Drago Sit Mihi Dux (non sia il demonio il mio condottiero)
V.R.S. = Vade Retro, Satana! (allontanati, satana!)
N.S.M.V. = Numquam Suade Mihi Vana (Non mi attirare alle vanità)
S.M.Q.L. = Sunt Mala Quae Libas (sono mali le tue bevande)
I.V.B. = Ipse Venena Bibas (bevi tu stesso i tuoi veleni)
Nonostante il testo della preghiera, composto da distici in rima, sia stato rinvenuto in un manoscritto databile al 1415 presso l’abbazia benedettina di Metten, in Baviera (oggi conservato presso la Biblioteca statale di Monaco), possiamo supporre che la devozione alla medaglia o croce di san Benedetto risalga ad un periodo antecedente, almeno alla metà del secolo XI. Il suggello definitivo alla medaglia si ebbe però nel 1742, con l’approvazione di papa Benedetto XIV, che concesse che alla medaglia e al crocifisso che la reca incastonata (e che lo rende noto come Crocifisso della buona Morte) venisse abbinata un’indulgenza plenaria.
San Benedetto: l’iconografia del fronte
Anche l’iconografia della medaglia, spesso sottovalutata, può però riservare delle interessanti sorprese. Un lato della medaglia (il fronte, secondo alcune interpretazioni) presenta la raffigurazione di san Benedetto da Norcia in abiti monastici, reggente nella mano destra la croce (simbolo cristiano e di Salvezza per eccellenza) e nella mano sinistra un libro aperto, a rappresentare la Regola.
Ai lati di san Benedetto sono ricordati due episodi significativi della vita del santo, simboleggiati da una coppa e da un corvo, riconducibili a due singolari tentativi di avvelenamento operati ai suoi danni. Singolari non fosse altro che perché messi in atto, in entrambi i casi, da confratelli. Per brevità di trattazione, ai dettagli dei due episodi ho dedicato un breve approfondimento autonomo.
Sopra la coppa e il corvo sono poste le parole “Crux S[ancti] Patris Benedicti” (“Croce del santo padre Benedetto”). Tutt’intorno alla medaglia corre la scritta “Eius in obitu n[ost]ro praesentia muniamur” (“Ci difenda nella nostra morte con la sua presenza”), che rimanda al ruolo riconosciuto a san Benedetto nella “buona morte”. Ai piedi del santo è spesso posta la scritta “ex S M Casino MDCCCLXXX” (dal Santo Monte Cassino 1880), che commemora, nell’anno del Giubileo 1880, il 1400° anniversario della nascita di san Benedetto (480). Va comunque precisato che oltre alla versione giubilare, la più diffusa, esistono altre versioni della medaglia o croce di san Benedetto, con alcune differenze grafiche, in special modo nell’iconografia del fronte.
Croce di san Benedetto: l’iconografia del verso
L’altra faccia della medaglia, probabilmente la più nota, presenta la raffigurazione di una croce greca, frequentemente lobata, sormontata dalla scritta “Pax” (“Pace”), motto della congregazione cassinese e poi dell’intero ordine benedettino. Nei quadranti attorno alla croce troviamo la dichiarazione preliminare (CSPB) sulla natura di questo oggetto di devozione. La scansione segue poi l’asse verticale della croce (CSSML), quello orizzontale (NDSMD) e infine le lettere poste lungo il bordo della medaglia (VRS:NSMV:SMQL:IVB). Le lettere costituiscono una guida per la composizione di una fra le più note preghiere di esorcismo. Il comando “Vade retro, Satana!”, vero e proprio compendio di ogni esorcismo condotto da un sacerdote, è riconducibile ai Vangeli (cfr. Mt 16,23 e Mc 8,33), mentre il resto della preghiera offre un parallelismo fra gli episodi di tentato avvelenamento ai danni di san Benedetto e i veleni spirituali che il Maligno prova incessantemente a somministrare alle anime degli uomini.
Questi i caratteri che hanno fatto della croce o medaglia di san Benedetto uno degli oggetti devozionali più noti, in grado tanto di attirare energiche e pie devozioni, quanto eccitare le fantasie dei più impressionabili con la sua presunta aura di “magia” ed “esoterico”. Resta da chiedersi cosa ne avrebbe concluso Benedetto da Norcia, fra i più celebrati santi esorcisti della storia della Chiesa.
Parte II: San Benedetto, la coppa e il corvo.
Nell’immagine: Maestro umbro del XV secolo, L’ultimo colloquio tra san Benedetto e santa Scolastica, XV secolo, affresco, Subiaco, chiesa superiore del Sacro Speco.
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Stasera entrando nello studio ho notato sulla scrivania questa medaglia mai vista prima. Onestamente non saprei dire da dove è sbucata fuori. Ho cercato di leggere la scrittura ma non sono riuscito a capire niente.
Mi è venuta l’idea di chiedere al computer il significato delle lettere C S P M e la pronta risposta è stata veramente imprevista.
Ho letto la storia ed il significato di tutte quelle lettere e sono rimasto pensieroso con la medaglia in mano.
Mai parlato di San Benedetto da Norcia. Mai stato in quei posti.
L’ho accettta come un dono piovuto dal Cielo.
Salvatore Cianci, classe 1933 – Siracusa.
Caro Salvatore, grazie della sua testimonianza. È un piacere poter essere una piccola parte di questo “dono”.
Non ci vedo niente di esoterico a dire il vero. E’ una medaglia dall’alto valore spirituale, quello si’, e non va portata con scaramanzia ma con fede.
Caro Alfio, è esattamente quanto l’approfondimento si proponeva di evidenziare. Ti ringrazio per la lettura.
Mi è stato regalato il crocefisso di San Benedetto, della dolce morte. In questo momento così difficile per tutti, dedico una semplice preghiera per ogni persona che si prodiga per la nostra sopravvivenza.. Non sono un gran credente e di questo chiedo scusa, faccio del mio meglio.
Salve, io ho una medaglia di San Benedetto che presenta esattamente queste caratteristiche, con l’eccezione che sul retro, ai piedi della croce vi è un’incisione in più, che non ho riscontrato nè in altre medaglie, nè nella descrizione da voi riportata in quest’articolo. La scritta è: EX.S.SPECV
Sapete dirmi cosa significa, e se si tratta di una cosa anomala? Grazie
Salve Angela,
l’abbreviazione “EX.S.SPECV” sta per “Ex Sacro Speco”, vale a dire la grotta nei pressi di Subiaco dove visse Benedetto da Norcia. La dicitura potrebbe indicare la provenienza della medaglia, ma anche essere una semplice aggiunta (e l’oggetto essere stato fisicamente prodotto altrove).
Sia io che mia figlia abbiamo avuto queste medaglie da un sacerdote esorcista, una da mettere sotto il materasso o tra il lenzuolo e il materasso e una da portare al collo e tenere sempre con sé. Grazie a voi ho capito che si tratta di San Benedetto e ho potuto anche decifrare le lettere, che non capivo e mi agitavano un po’. Ora sono molto più tranquilla. Il sacerdote ha anche praticato un rito (indossando una stola), dietro di noi, pregando che ogni legame con lo spirito del male fosse spezzato. Ci sono molte persone che, per fare del male, si rivolgono a maghi o fattucchiere ma anche l’invidia è molto negativa e danneggia. In questi anni abbiamo perduto la pace tra disgrazie, lutti e altri gravi problemi e anche la salute è peggiorata notevolmente. Grazie per il chiarimento.
io lavoro in un negozio di abbigliamento. la sera dopo aver servito ultima persona sistemavo i camerini e ho visto il rosario poggiato sul puffo. l ho preso e messo sulla cassa, per ricordare e magari qualcuno lo poteva riconoscere ..oggi (passati più di 3 mesi) l hanno visto due signore chiedendomi se era mio rosario e poi raccontandomi appunto che era il crocifisso di san benedetto e (dopo aver sentito la mia storia) precisato che era destinato a me. mi hanno spiegato come pregare e hanno raccomandato che Maria ha scelto me e bisogna farLa entrare nel proprio cuore …mi sento emozionata e poi ho trovato la sua storia qui. miracoli accadono nelle piccole cose. basta accorgersene
Grazie di aver condiviso questo episodio, Rima
Questa notte mi è venuto in sogno il nome di San Benedetto. Se lo collego al sogno che ho fatto in precedenza, ho una amica che è preoccupata per la figlia. Credo che il Santo Benedetto può aiutarle.
Ho letto il significato. Il Santo ci ricorda che la fede in Dio ci protegge sempre e sconfigge le insidie di questo mondo.
Grazie
Una paziente mi ha regalato questa medaglia in ospedale all’epoca della pandemia…la porto sempre con me e la conserverò per sempre!!!