Ci sono due cose che l’Occidente cerca in ogni modo di tenere fuori dei propri confini: la guerra e i migranti. Disconoscendo, in entrambi i casi, il proprio ruolo.
Tutto è chiaroscuro. Anche Dostoevskij, l’anticattolico
Fëdor Dostoevskij, senza dubbio un grande interprete della cultura russa, e in certa misura di un “umanesimo maturo”. Ma forse per questo anticattolico (e antigesuita)? Consapevole «che in sogno accadono cose del tutto incomprensibili». E non solo in sogno.
Fra ritorno al lavoro e cambiamento climatico: più miele e meno pungiglioni
Sono il simbolo del lavoro operoso e disinteressato, e la loro scomparsa è un segno della crisi (non solo ambientale) del nostro tempo. Si tratta delle api, un’immagine cara al cristianesimo. Anche anticattolico.
La massa e i cani
“Cani” e “massa”. Sono due parole che emergono da chat agghiaccianti a definire i confini dell’ennesima terribile storia quotidiana, che ridesta dal torpore estivo e chiarisce nella maniera più dura che sono ben più che l’economia e l’ambiente ciò che una risacca implacabile ci sta portando via. Tutt’altro che un singolo episodio, accaduto nella periferia geografica della periferia dell’Europa, assurge a simbolo, segnale e denuncia del nostro tempo.
Giovani e poveri. Le questioni ancora sul tavolo dopo Lisbona
Mentre i riflettori si spengono sulla Giornata mondiale della gioventù di Lisbona e già si accendono sull’appuntamento di Seoul 2027, alcune questioni rimangono da affrontare. Su tutte, proprio la condizione delle nuove generazioni, ostaggio di tante povertà.
A casa propria ognuno è re. Anche in Vaticano
C’è un tema che, curiosamente, percorre sottotraccia il pontificato di Francesco: quello immobiliare. No, non necessariamente londinese.