Un servizio, prima ancora che una mediazione. «Manifestare interesse, vicinanza, ascolto, perché il conflitto possa trovare percorsi di pace». È questa la chiave interpretativa del proprio ruolo suggerita dal card. Matteo Maria Zuppi nella veste di inviato del Santo Padre per «allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina». Sembra fargli eco il coordinatore del team di mediatori di cui faceva parte anche Zuppi in Mozambico all’inizio degli anni ’90, Mario Raffaelli: «Qualsiasi accordo diventa praticabile e realistico solo quando le parti in causa ritengono preferibile perseguire i propri interessi con il dialogo, anziché con la violenza». L’intervista.
intervista
Europa e vocazione cristiana. Fallica: «Le radici sono generose: non si limitano a nutrire loro stesse»
Europa e Benedetto da Norcia. Storia di radici e futuro di vocazione. Ma anche di missione dei laici, nella Chiesa e negli orizzonti della politica. «A creare comunione è ciò che ci differenzia, non ciò che ci uniforma. Lo Spirito agisce trasformando i luoghi della competizione nei luoghi della collaborazione». Intervista all’abate ordinario di Montecassino, P. Ab. D. Antonio Luca Fallica.
Hobbit e polli di gomma. Toniolo: storia personale e approccio alternativo, ma scenario politico non sarà serie TV di successo
«Sono le piccole mani a cambiare il mondo» oppure «Salveremo il mondo con un pollo di gomma con la carrucola in mezzo»? Se non avete idea di cosa si stia parlando, rischiate di non comprendere la politica italiana dei prossimi anni.
Tapia Velasco: «Tante omelie sono un disastro, ma il cuore dell’omelia non si potrà mai delegare ad una intelligenza artificiale»
Barzellette (scopiazzate) su predicatori e perdono. Chat che danno l’illusione di “parlare” con i santi. Robot che aiutano i cattolici impossibilitati a recarsi in chiesa. E poi le omelie. L’intelligenza artificiale ha fatto ufficialmente il suo ingresso nella religione. E noi oltre la soglia ridicolo.
Difendere l’arte ad ogni costo, ma non venga mai meno la forza di denunciare abitudini tossiche
«Per una persona che ama l’arte ipotizzare di distruggere delle opere è sempre e comunque inaccettabile». Al tempo stesso, «la violenza non va mai giustificata». Intervista alla teologa e storica dell’arte Giuliana Albano.