La prima missione spaziale della Santa Sede porta le parole di Francesco molto in alto e, insieme a loro, anche qualche interrogativo. Con illustri precedenti.
Stati Uniti
L’alleanza scandinava e la Germania all’angolo. Dalla difesa aerea al vescovo Bode
Cresce la pressione sulla realpolitik della Germania: dalla sfida militare con la Russia al crescente isolamento del Cammino sinodale tedesco. Che trova una sponda in Belgio e Lussemburgo, ma precipita in terra scandinava.
Come invece potevano apparire. Quei Pontefici che non furono cappellani
Il Papa come “cappellano dell’Occidente”? Un ruolo già rifiutato da Pio XII e da suoi successori. Troppo spesso «in mezzo a due popoli» a cui si vuole bene.
Parsi: «Riformare l’Onu? Il rischio è di perderlo del tutto. La leadership delle democrazie occidentali non è più incontestata»
A quasi 80 anni dalla nascita dell’Onu «ricostruire qualcosa del genere sarebbe impossibile», spiega Vittorio Emanuele Parsi. E se il Consiglio di sicurezza può sembrare inefficace, «le agenzie specializzate dell’Onu esistono solo perché esiste l’Onu, e il loro lavoro, per molte persone sparse nel mondo, fa la differenza tra la vita e la morte». Alternative possibili? «Nessuna. L’Onu si occupa della sicurezza collettiva, che è un punto di arrivo e un auspicio. La Nato si occupa della sicurezza comune delle democrazie. Ed è chiaro che è insostituibile in questo momento».
Dal Maledetto all’utile idiota. La sorte di Papi lontani dal fronte
A 105 anni dall’inutile strage, il Papa continua ad essere Pilato. Che sia Benedetto XV oppure Francesco.
Spazio. L’astrofisica Caraveo: «Ci comportiamo come se le risorse fossero infinite. Manca una legge internazionale, gli Stati vogliono tenersi le mani libere»
Nello spazio, così come in guerra e in politica, anche una sedia può fare la differenza. La notizia dello “scambio di sedili” fra l’agenzia spaziale statunitense Nasa e la russa Roscosmos, con voli misti di astronauti e cosmonauti seduti nella stessa capsula perché entrambe le parti abbiano familiarità con le navette dei due Paesi, apre a scenari nuovi nell’esplorazione dello spazio. Un chiaro contrasto, negli stessi giorni, con il primo via libera della Camera dei rappresentanti Usa all’addestramento di piloti ucraini sui “sedili” di aerei militari di fabbricazione statunitense.