C’è la Collina delle croci, lungo la strada che collega Kaliningrad a Riga, con i suoi oltre 400 mila crocifissi piantati secondo una devozione popolare che dura da secoli. E poi Vilnius, capitale della Lituania, con la cattedrale e la celebre Porta dell’Aurora, la cui cappella accoglie un’effigie di Maria Madre della Misericordia ritenuta miracolosa e dove nel 1993 Giovanni Paolo II recitò il Rosario. Simboli, fra i tanti, della storia di un Paese. Insieme ad un altro, spesso sottovalutato, che incarna l’identità nazionale lituana. E che potrebbe piacere a Francesco.
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Angelo Scola e il nuovo arcivescovo di Milano: pastore o partita a Risiko?
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Al via le consultazioni e, come il pubblico delle grandi occasioni, vaticanisti e semplici commentatori sono con il fiato sospeso per la nomina del successore di Angelo Scola alla guida della diocesi di Milano. Sarà qualcuno in linea con l’attuale arcivescovo o – come sembra più probabile, visti i rapporti non certo idilliaci tra Francesco e Scola – molto diverso? L’importante è che tutto non si riduca ad una partita di Risiko. O peggio, ad un gioco della politica.