Chi pensa che il dibattito sulle diaconesse appartenga solo alla Chiesa delle origini si sbaglia. Durante il Comunismo, per la sopravvivenza del cattolicesimo si usarono metodi non convenzionali, fino al punto di ordinare sacerdoti uomini sposati e donne. È la storia della Chiesa clandestina cecoslovacca e di uno dei suoi membri più controversi, Ludmila Javorová.
Papa
Imam al-Tayyib dal Papa. Con qualche ombra
Grande imam di al-Azhar, considerato un sunnita moderato, oppositore dei Fratelli mussulmani e dell’Isis, ma anche nemico del sionismo, al-Tayyib attaccò più volte Benedetto XVI – non solo dopo Ratisbona – e auspicò la crocifissione dei terroristi.
Salutata come un’occasione di distensione dopo le frizioni degli scorsi anni, l’ottimismo mediatico sorto attorno all’incontro previsto per oggi fra papa Francesco e il Grande imam di al-Azhar, Ahmad al-Tayyib, non deve però far dimenticare le tante ombre ancora presenti attorno alla figura del religioso.
Tra Vangelo e pauperismo. Ma in Francesco uno ha già vinto
Tempo di dichiarazioni dei redditi, 8 per mille e polemiche sulla ricchezza della Chiesa cattolica. Con papa Francesco come alleato? Non è detto: il nome e la storia del Papa dicono un’altra cosa.
Diaconesse: chi sono nella Chiesa ortodossa
Diaconi donna: se ne discute da tempo nella Chiesa ortodossa e con papa Francesco anche in quella cattolica. Dopo Martini e Kasper. In funzione sacerdotale? Non solo. Chi sono e cosa fanno le diaconesse fra i cristiani d’Oriente.
Padre Lombardi: migrazioni cambiano il mondo, ma l’attenzione è alla persona
Papa Francesco alla comunità “Il Chicco” e i migranti alla Radio Vaticana: storie di attualità e urgenza della malattia mentale. Venerdì 13 maggio, negli stessi minuti in cui papa Francesco visitava la comunità per disabili mentali “Il Chicco” di Ciampino, «elogio dell’imperfezione» e dell’accoglienza, si svolgeva presso la Radio Vaticana la presentazione del mio libro “La follia del partire, la follia del restare” scritto per la Fondazione Migrantes. Una sovrapposizione temporale che non può passare inosservata e che conferma la salute mentale di migranti e non migranti come una urgente questione di salute pubblica. Quella dei migranti, in particolare, è una quota di popolazione fragile e particolarmente esposta a rischi fisici e psicologici.
«Con le migrazioni oggi sta cambiando il mondo». Uno sguardo privilegiato, quello di padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede e portavoce del Papa, intervenuto alla presentazione. Con il movimento dei migranti il mondo «sta prendendo forma in un modo nuovo» e i continenti mutano sotto i nostri occhi per equilibri e popolazioni. Uno sguardo globale, che però non deve perdere di vista che i grandi fenomeni migratori rimangono «movimenti di persone, non di masse impersonali, di numeri, ma di persone singole, con la loro vita, con le loro speranze, con il loro destino, con le loro sofferenze».
La prospettiva – di papa Francesco, così come quella del libro – rimane saldamente orientata alla persona, perché se è vero che sono in corso mutamenti globali, è vero anche che da parte del Papa c’è «grande attenzione alla persona, alle singole persone», ai loro volti, ai disegni dei bambini, alla loro identità, al di là degli studi quantitativi.
Sul Faro di Roma e sul Sismografo – diretto da Luis Badilla Morales, anch’egli presente all’evento di presentazione – il resoconto degli interventi.
Da parte mia, un cordiale ringraziamento a tutti i relatori e agli intervenuti.