Il green pass come la stella gialla e il cambiamento climatico come l’Olocausto. Di fronte alle questioni del nostro tempo, non si contano i riferimenti al dolore imposto agli ebrei, e non solo, dal nazifascismo. Evocati a sproposito, ma – sembra – anche una tentazione irresistibile, persino per i più avveduti.
Simone M. Varisco
L’arte di Giuseppe? Avere un cuore di padre
Giuseppe. Per Gesù ombra sulla terra del Padre Celeste, secondo lo scrittore polacco Jan Dobraczyński (L’ombra del Padre. Il romanzo di Giuseppe, 1977). Santo della buona morte. Santo che non fa rumore, neppure dopo secoli di devozioni, riflessioni e documenti. Ultimo in ordine di tempo, la lettera apostolica Patris corde voluta da papa Francesco a 150 anni dalla proclamazione di san Giuseppe patrono della Chiesa universale. La parificazione dei ruoli genitoriali in famiglia e la trasformazione – a tratti sviante – cui è andata incontro la figura paterna negli ultimi decenni contribuiscono a rendere sempre più attuale la figura di Giuseppe. Un santo da secoli interessante anche per l’arte, che di Giuseppe ha saputo cogliere tutto il fascino più e prima d’altri.
Una morte da Papa
«Siamo in buona compagnia. Io tengo sempre vicino al mio letto la fotografia che raccoglie coi loro nomi scritti sul marmo, tutti i nostri morti». A mettere nero su bianco queste parole, con una macchina da scrivere «nuova e tutta per me» è papa Giovanni XXIII, in quello che è considerato il suo testamento spirituale alla famiglia Roncalli: una lettera inviata dal Papa al fratello Zaverio il 3 dicembre 1961, ad un anno e mezzo dalla propria morte.
Francesco, Benedetto XVI, Giovanni Paolo II. La vergogna e la Chiesa
C’è una vergogna che porta al peccato e c’è una vergogna che porta gloria e grazia, sta scritto nel Siracide (4,21). Lo ha sperimentato nel modo più doloroso la Chiesa, da decenni alle prese con le tragedie di pedofilia ed efebofilia, criminale sofferenza inflitta da membri della Chiesa a membra della stessa Chiesa, le più fragili e indifese. Una condotta cannibale – Chiesa che distrugge altra Chiesa – piaga che negli ultimi anni sta suppurando il dolore troppo a lungo celato, affrontandone le conseguenze.
L’Afghanistan di Angelo Panigati. Come si fa a credere al paradiso in terra?
[4/4] Quarto ed ultimo appuntamento con l’Afghanistan di padre Angelo Panigati, missionario barnabita scomparso nel 2005, dal 1965 al 1990 unico sacerdote cattolico nel Paese, «una parrocchia grande due volte l’Italia» (qui il primo, il secondo e il terzo appuntamento della serie, qui il libro nel quale ho raccolto alcuni stralci della sua esperienza).