Dalla visita di papa Francesco alla Moschea Blu alla mischia di una nuova “guerra di civiltà”: può un Occidente incamminato sulla strada di un nichilismo stereotipato e cacofonico opporsi efficacemente all’avanzata dei totalitarismi e dei terrorismi?
società
«Dentro, non fuori». Intervista esclusiva a Padre Fortea, teologo ed esorcista

Padre José Antonio Fortea Cucurull, sacerdote, teologo ed esorcista spagnolo, oltre che talentuoso calligrafo, è oggi fra i massimi esperti mondiali di demonologia. Autore di numerose opere sull’argomento (disponibile in lingua italiana il suo trattato più noto, la Summa daemoniaca), a Padre Fortea si deve l’aver mantenuto viva l’attenzione e la conoscenza di una tematica sempre più spesso ridotta a simbolismo o relegata a superstizione, talvolta anche fra i cattolici, laici e non. Una volontà comunicativa che lo accomuna a papa Francesco e che lo ha condotto ad intraprendere anche una fortunata avventura letteraria, con i romanzi della Decalogía. Una historia del Apocalipsis. Año 2181-2213. A Padre Fortea va il mio ringraziamento per la cordiale disponibilità a concedermi questa intervista.
Le pietre, il pane e il forno del cesaropapismo
Sin dall’antichità lo Stato, specialmente nelle sue forme più pervasive, non ha disdegnato di utilizzare forme e strumenti propri del divino. Fu così per Augusto, che presentò sé stesso come salvatore della civiltà ed istitutore di una pax universale. Non è difficile riconoscere in ciò l’atteggiamento dei tanti Cesari contemporanei – entità o singole personalità – portatori di pace e benessere universale, sfornatori di progresso che pretenderebbero di recare acqua al proprio mulino e il pane del proprio forno a Pietro.
La Chiesa ricca, la chiesa vuota
Protagonista del recente Sinodo, il confronto fra i principali esponenti della Chiesa cattolica tedesca, da Müller a Kasper, da Brandmüller a Marx, si è misurato anche su diverse visioni della crisi della Chiesa in Germania e delle sue possibili soluzioni.
Identità liquida e le paure di un’Italia futile
Dalla Grecia classica al mondo bizantino, dall’età Romana agli apporti dell’Oriente, l’Italia ha nella sua identità migrazioni, invasioni e culture. Quale allora il maggior nemico di una “identità italiana”? Gli italiani e la moderna tendenza ad una identità liquida.