Tapia Velasco: «Tante omelie sono un disastro, ma il cuore dell’omelia non si potrà mai delegare ad una intelligenza artificiale»

omelia, intelligenza artificiale
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Barzellette (scopiazzate) su predicatori e perdono. Chat che danno l’illusione di “parlare” con i santi. Robot che aiutano i cattolici impossibilitati a recarsi in chiesa. E poi le omelie. L’intelligenza artificiale ha fatto ufficialmente il suo ingresso nella religione. E noi oltre la soglia ridicolo.

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Difendere l’arte ad ogni costo, ma non venga mai meno la forza di denunciare abitudini tossiche

Claudio Parmiggiani, altare, Gallarate
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«Per una persona che ama l’arte ipotizzare di distruggere delle opere è sempre e comunque inaccettabile». Al tempo stesso, «la violenza non va mai giustificata». Intervista alla teologa e storica dell’arte Giuliana Albano.

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Il Natale di scrittori e pittori. Intervista per ACI Stampa

Natale fra pittura e e letteratura, Varisco, Alliata
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«Il Natale, quello vero, è un grande aggregatore di opposti: ci parla di nascita e di morte, quella prefigurata in croce, di rifiuto e di tenerezza, di ricchezza e di povertà, di semplicità e di mistero, di qualcosa di atteso eppure di straordinariamente nuovo e diverso. È impossibile non rimanerne catturati, anche solo come esseri umani. Tanto più come scrittori e pittori».

È uno dei passaggi dell’intervista rilasciata ad ACI Stampa sul nuovo libro Il Natale fra pittura e letteratura, scritto insieme a don Paolo Alliata e nato sulle pagine digitali di questo blog.

Un modo per raccontare – e, speriamo, vivere – il Natale. Proposito nulla affatto semplice, «perché, pur nella sua potente forza evocativa, il Natale cristiano è un sussurro, una brezza leggera dentro una donna e un villaggio della Galilea: non è vento, fuoco o terremoto perché in giornate distratte come quelle che viviamo ci si fermi ad ascoltare».

QUI l’intervista integrale.

Parsi: «Riformare l’Onu? Il rischio è di perderlo del tutto. La leadership delle democrazie occidentali non è più incontestata»

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A quasi 80 anni dalla nascita dell’Onu «ricostruire qualcosa del genere sarebbe impossibile», spiega Vittorio Emanuele Parsi. E se il Consiglio di sicurezza può sembrare inefficace, «le agenzie specializzate dell’Onu esistono solo perché esiste l’Onu, e il loro lavoro, per molte persone sparse nel mondo, fa la differenza tra la vita e la morte». Alternative possibili? «Nessuna. L’Onu si occupa della sicurezza collettiva, che è un punto di arrivo e un auspicio. La Nato si occupa della sicurezza comune delle democrazie. Ed è chiaro che è insostituibile in questo momento».

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Spazio. L’astrofisica Caraveo: «Ci comportiamo come se le risorse fossero infinite. Manca una legge internazionale, gli Stati vogliono tenersi le mani libere»

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Nello spazio, così come in guerra e in politica, anche una sedia può fare la differenza. La notizia dello “scambio di sedili” fra l’agenzia spaziale statunitense Nasa e la russa Roscosmos, con voli misti di astronauti e cosmonauti seduti nella stessa capsula perché entrambe le parti abbiano familiarità con le navette dei due Paesi, apre a scenari nuovi nell’esplorazione dello spazio. Un chiaro contrasto, negli stessi giorni, con il primo via libera della Camera dei rappresentanti Usa all’addestramento di piloti ucraini sui “sedili” di aerei militari di fabbricazione statunitense.

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