Tolkien. La guerra in Ucraina, gli orchi e l’Ombra

Guerra, Ucraina, orchi, Tolkien
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È ogni giorno più difficile distinguere le mosse dei pezzi bianchi e di quelli neri sulla scacchiera internazionale. I fatti di Przewodów, in Polonia, e la delicata rete di mediazione intessuta nelle scorse ore fra Russia e Paesi Nato attorno alle voragini di missili «improbabilmente» russi dimostra quanto una guerra – ogni guerra, questa guerra – sia complessa.

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Parsi: «Riformare l’Onu? Il rischio è di perderlo del tutto. La leadership delle democrazie occidentali non è più incontestata»

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A quasi 80 anni dalla nascita dell’Onu «ricostruire qualcosa del genere sarebbe impossibile», spiega Vittorio Emanuele Parsi. E se il Consiglio di sicurezza può sembrare inefficace, «le agenzie specializzate dell’Onu esistono solo perché esiste l’Onu, e il loro lavoro, per molte persone sparse nel mondo, fa la differenza tra la vita e la morte». Alternative possibili? «Nessuna. L’Onu si occupa della sicurezza collettiva, che è un punto di arrivo e un auspicio. La Nato si occupa della sicurezza comune delle democrazie. Ed è chiaro che è insostituibile in questo momento».

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Il 7 ottobre la presentazione a Roma del XXXI Rapporto Immigrazione Caritas e Migrantes

Rapporto Immigrazione 2022 Caritas Italiana Fondazione Migrantes
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Sarà presentata a Roma venerdì 7 ottobre 2022 presso il Centro Congressi Aurelia (via Aurelia 796) la XXXI edizione del Rapporto Immigrazione redatto da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes, organismi pastorali della Conferenza Episcopale Italiana. Tema (e titolo) di quest’anno “Costruire il futuro con i migranti”, con riferimento al Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2022.

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Spazio. L’astrofisica Caraveo: «Ci comportiamo come se le risorse fossero infinite. Manca una legge internazionale, gli Stati vogliono tenersi le mani libere»

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Nello spazio, così come in guerra e in politica, anche una sedia può fare la differenza. La notizia dello “scambio di sedili” fra l’agenzia spaziale statunitense Nasa e la russa Roscosmos, con voli misti di astronauti e cosmonauti seduti nella stessa capsula perché entrambe le parti abbiano familiarità con le navette dei due Paesi, apre a scenari nuovi nell’esplorazione dello spazio. Un chiaro contrasto, negli stessi giorni, con il primo via libera della Camera dei rappresentanti Usa all’addestramento di piloti ucraini sui “sedili” di aerei militari di fabbricazione statunitense.

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