«Verità, verosimile, post-verità». Nel suo ultimo appuntamento da arcivescovo di Milano con i giornalisti in occasione della memoria di san Francesco di Sales, il card. Angelo Scola sceglie di affrontare un controverso tema d’attualità. Curiosa anche la coincidenza con la festa di san Tommaso, apostolo per eccellenza della realtà fattuale. Ad accompagnare il Cardinale un ensemble tutto targato Rai, con Daria Bignardi, direttrice di Rai Tre, Carlo Verdelli, direttore dimissionario dell’informazione Rai, e Massimo Bernardini, autore e conduttore di “TvTalk”. A fare da cornice ancora una volta l’Istituto dei ciechi di via Vivaio, particolarmente adatto al tema di quest’anno. Ben più grave della cecità fisica è infatti la cecità di fronte alla verità, specialmente nell’informazione. «Sta a vedere che la post-verità ricorderà a tutti noi che esiste la verità – scherza il card. Scola, che si confessa non a proprio agio con la tecnologia – in un tempo che sembra averla dimenticata».
attualità
Quello che Francesco dice sul nazismo. E che non piace
Papa Francesco evoca Hitler in un’intervista rilasciata a El País e si moltiplicano critiche e interpretazioni: Trump come Hitler? Eppure non è la prima volta che Francesco ricorda il nazismo. Pagina tutt’altro che da chiudere nei libri di storia, è oggi più viva che mai. Questione di programmi. Che il Papa comprende bene.
L’agenda di Trump e la borsa di Francesco. Cina, Israele, ambiente e donne
Cresce l’attesa per l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, previsto per le 17.30 di oggi, ora italiana, seguito dal giuramento alle 18. Fra balli e concerti sottotono, l’attenzione però si concentra già sul futuro degli Stati Uniti. Molte le questioni aperte, dalla politica internazionale – Cina, Russia e Israele su tutti – a migranti e ambiente, senza dimenticare donne, aborto e unioni omosessuali. Ma se l’agenda di Trump è piena, non lo è di meno la borsa di Francesco.
Le lettere rubate e il Gatto Maltese
Era dalla vicenda di Paolo Gabriele e dei “corvi” nelle stanze più intime di Benedetto XVI che non si vedeva una trama così appassionante. L’affaire Vallejo Balda-Chaouqui, pur condito da retroscena piccanti buoni per qualche servizio massmediatico, alla lunga ha deluso e la posizione di Nuzzi e Fittipaldi, per quanto fin troppo chiara nel merito, si è rivelata eccessivamente tecnica per il pubblico generalista. E anche se le vicende maltesi di Burke e dell’Ordine di Malta ancora non hanno sedotto il cristiano medio – e probabilmente non lo faranno mai, senza che questo sia un male – hanno comunque molto da insegnare.
Francia, aborto e presepe: per i cattolici due vittorie di Pirro
Opposizione trasversale al disegno di legge per punire i siti contrari all’aborto e approvazione del Consiglio di Stato al presepe nei luoghi pubblici: due vittorie per i cattolici? Forse, ma su basi pericolose e alla lunga controproducenti.