Francesco ha Gabriel García Márquez, Giovanni Paolo I aveva Mark Twain. Fra passione per la letteratura, ricerca della felicità e «poveri scriccioli», come scrisse di sé Albino Luciani.
Giovanni Paolo I
Giovanni Paolo I, l’argentino
Il prossimo 26 agosto ricorrerà il 39° anniversario dell’elezione a papa di Albino Luciani. Del filo rosso che unisce i pontificati di Giovanni Paolo I e Francesco si è detto e scritto in abbondanza: l’accento posto sulla misericordia di Dio, gli intenti riformisti, l’attenzione al fenomeno migratorio (l’immigrazione oggi, l’emigrazione al tempo di Luciani) e quel senso dell’umorismo che fece del predecessore di Wojtyła il “Papa del sorriso”. C’è però un aspetto ancora non del tutto esplorato: i legami intessuti da Giovanni Paolo I con l’Argentina ancora prima di diventare pontefice.
Ad ogni morte di Papa: le voci e i veleni
Il rinvio della visita di papa Francesco al Policlinico Gemelli, prevista per il 27 giugno, giorno dedicato alla solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, ha riacceso i timori – e le speculazioni – sulle sue condizioni di salute.
Cagionevole da decenni e privo della parte superiore del polmone destro in seguito ad una grave polmonite contratta in giovane età, non dovrebbe stupire che il Papa sia talvolta costretto a dare forfait per affaticamento. La pontificia assenza, che ha deluso ma apparentemente non turbato chi lo attendeva all’ospedale romano (a giudicare almeno dal giro di foto-ricordo sulla celebre papamobile), non ha però mancato di suscitare, nelle ore successive, un rinfocolamento delle voci che vorrebbero il papa – nientemeno – che prossimo alla morte (ricordate Benedetto XVI?) o addirittura vittima di un complotto (ricordate Benedetto XVI?). Sospetti sconcertanti, ma sorprendentemente tutt’altro che rari – oltre che mai provati – nel lungo corso della storia della Chiesa, corollario anzi quasi obbligato di ogni morte (improvvisa) di papa.
Nulla di nuovo, anche se con le voci che lo riguardano, papa Francesco, il «papa dei record» come è stato definito dai media, ha infranto un ulteriore primato: essere al centro di dubbi sulla propria morte mentre è ancora in vita.