Negozianti yemeniti, nonne messicane, tassisti senegalesi, infermiere uzbeche, cuochi di Trinidad e Tobago e zie etiopi. All’elezione di Zohran Mamdani a sindaco di New York, però, manca qualcuno: gli immigrati che hanno fatto la storia della città.
religione
Il gesuita israeliano David Neuhaus: decostruire l’uso della religione per giustificare la guerra
Tregua: attesa, traguardo, fragilità. Vittoria e sconfitta. Premio. Respiro o illusione. L’unico sentimento a non essere fuori luogo è la speranza. Padre David Neuhaus (Gerusalemme): la sfida è decostruire l’uso dei testi della religione per promuovere guerra, violenza ed esclusione.
Abbiamo fede nella guerra?
In tante comunità di fede si è perduta la capacità di essere «coscienza dello Stato», come diceva Martin Luther King. Perché se Kirill non può essere chierichetto di Putin, più d’uno vorrebbe Francesco chierico di Stato. Un linguaggio che, ad ovest dell’Atlantico e ad est del Dnepr, sa tanto di campagna elettorale quanto di strategia di reclutamento.
Elezioni in Germania. Un muro fra Est e Ovest, ma anche fra credenti e non
Il successo dei socialdemocratici, le aree forti di CDU/CSU e il risultato dell’ultradestra disegnano una geografia del voto in Germania che chiama in causa società e appartenenza religiosa.
Francesco e l’omosessualità. L’allegra superficialità di certe “rivoluzioni” alla García Márquez
Dalla presunta “rivoluzione” di Francesco ad una vera rivoluzione alla Marquez. È questa la parabola discendente di una vicenda che avrebbe dovuto cambiare la Chiesa e il mondo, lunga poche ore. Ma dalle ferite profonde.