Per il Vaticano II i sacerdoti «sono consacrati per predicare il Vangelo, essere i pastori fedeli e celebrare il culto divino». Francesco ci ha aggiunto l’essere coraggiosi, capaci di ascoltare, umili e in relazione costante con Dio, con i confratelli e con il gregge. Ma soprattutto coerenti e senza dubbio maschi. Che in tempi di gender e di incoerenza, non è poca cosa.
comunicazione
Le “Impronte e scie” della Fondazione Migrantes. Cosa si dice
#50anniMigrantes. Non sono passati inosservati i 30 anni della Fondazione Migrantes e i 50 anni della pastorale della mobilità in Italia. Testimonianza dell’attualità del tema migratorio, ma anche del desiderio di molti di andare al di là della retorica sulle migrazioni, per comprendere più a fondo cosa sia davvero la mobilità umana.
#50anniMigrantes su Tv2000
I 30 anni della Fondazione Migrantes e i 50 della pastorale della mobilità in Italia su Tv2000: https://t.co/prMofnFzSh
Dalle esortazioni ai tweet, la vocazione alla gioia di Francesco
Il sacerdozio secondo Francesco? È gioia, ricevuta e donata. La stessa delle esortazioni apostoliche del Pontefice. Che raccontano la gioia della buona notizia, contro la disinformazione e il “bullismo spirituale”.
Francesco, l’antieroe
Una cosa è certa: se con ogni probabilità non vedremo mai papa Francesco con indosso la mozzetta rossa della tradizione pontificia, tanto meno lo vedremo con un mantello, soprattutto da supereroe. Perché la santità è un’altra cosa, nel quotidiano così come nell’ammissione dei propri errori.