Per il Vaticano II i sacerdoti «sono consacrati per predicare il Vangelo, essere i pastori fedeli e celebrare il culto divino». Francesco ci ha aggiunto l’essere coraggiosi, capaci di ascoltare, umili e in relazione costante con Dio, con i confratelli e con il gregge. Ma soprattutto coerenti e senza dubbio maschi. Che in tempi di gender e di incoerenza, non è poca cosa.