Colpire siti culturali in Iran per vendicare un episodio di 40 anni fa? Né una prima volta né un primato per Donald Trump. Che ha un rapporto singolare con la storia.
Attualità e storia
Il presente con uno sguardo alla storia
Quei martiri che “guastano” le festività del Natale
Le luci sospese lungo le strade, i colori sgargianti della carta regalo, le musiche e i profumi insistenti dei negozi. Distratti dal ritmo del consumismo e dalla tenerezza atea delle festività, corriamo il rischio di ridurre il Natale ad una fiera di buoni intenti. Anche ogni avvertimento in tal senso, però, rischia di trasformarsi ormai in un esercizio di stile o di retorica se perde il legame con Dio e con l’uomo. Il Natale, invece, è la memoria di questa profonda relazione: Dio che si fa uomo, incarnandosi.
Don Giorgio De Capitani: dagli insulti a Delpini a prete anti-Salvini. La lezione di un vescovo «incapace»
L’arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini visita il sacerdote anti-Salvini Giorgio De Capitani. Che prima di Salvini, insultava lui. La lezione di un arcivescovo definito «incapace».
Papa Francesco in Giappone. La storia e i nodi irrisolti
Dal 20 al 26 novembre prossimi Thailandia e Giappone saranno, rispettivamente, il sesto e il settimo Stato dell’Estremo Oriente visitati da Francesco, dopo Corea del Sud, Sri Lanka, Filippine, Birmania e Bangladesh. Importanti sullo scacchiere internazionale, entrambi i Paesi possono invece sembrare marginali dal punto di vista numerico, con una popolazione cattolica che va dallo 0,35% del Giappone allo 0,5% della Thailandia. Sebbene entrambi siano attraversati da profonde contraddizioni sociali e culturali, sarà il Giappone a rappresentare la vera sfida per il Papa.
La tragica analogia dell’odio online
Una media di 200 insulti al giorno alla senatrice a vita Liliana Segre, a quasi 80 anni dalla violenza Auschwitz ancora al centro di quella dei social. Dove l’odio non ci mette neppure la faccia, ma solo tastiera e anonimato. Deportata a 13 anni in campo di concentramento, chissà che alcuni dei suoi insultatori non abbiano poco più di quell’età. Se fosse vero, e le premesse ci sono tutte in una Rete sempre più giovane, sarebbe una nota ancora più amara. Che vuole, accanto agli ebrei, fra i più colpiti dalla violenza online anche musulmani, donne, rom e stranieri. Una lista che sembra riportare indietro le lancette dall’odio a quasi un secolo fa.