La lunga lettera indirizzata da Francesco «al Popolo di Dio pellegrino in Cile» è di stretta attualità, eppure ha radici antiche. Che guardano a Clemente I, san Paolo e allo spirito dimenticato del Cristianesimo. Che sarebbe utile riscoprire.
Simone M. Varisco
La parola d’ordine di Francesco al Sant’Uffizio: coerenza
Per il Vaticano II i sacerdoti «sono consacrati per predicare il Vangelo, essere i pastori fedeli e celebrare il culto divino». Francesco ci ha aggiunto l’essere coraggiosi, capaci di ascoltare, umili e in relazione costante con Dio, con i confratelli e con il gregge. Ma soprattutto coerenti e senza dubbio maschi. Che in tempi di gender e di incoerenza, non è poca cosa.
Santa Dinfna. Così sconosciuta, così moderna
Ci sono sante le cui storie sembrano sottratte alla leggenda ed altre che sembrano tolte «dalla porta accanto». La vita di santa Dinfna – tra violenze familiari, malattia mentale ed esilio – le rappresenta entrambe. La sua memoria ricorre il 30 maggio, ma non aspettatevi di trovarla sul calendario.
La tentazione irlandese: essere cattolici senza Chiesa
La Chiesa cattolica è in crisi, ma non il Cattolicesimo. Eppure è la stessa cosa. Il via libera irlandese all’aborto è il risultato di un pensiero comune: essere cattolici senza Chiesa, cristiani senza Cristo, credenti senza Dio. Ovvero quando la fede è ridotta a identità culturale.
La berretta rossa di Konrad Krajewski viene da lontano
Quattordici nuovi cardinali, almeno un’illustre assenza della quale già si vocifera, ma ad aver attirato l’attenzione dei media è soprattutto il nome di Konrad Krajewski, 54 anni, elemosiniere di Sua Santità. Vicino ai clochard, ma noto anche per il supporto alle iniziative di svago offerte da Francesco ai poveri di Roma, su tutte quelle circensi. Che sarebbero piaciute anche a Pio XII e a Giovanni XXIII.