Da buon “manovale” – ipse dixit – raggiungerlo non è facile. Poco importa se è dall’altra parte del mondo: gli ostacoli maggiori rimangono la fine di una Esposizione internazionale, lo smantellamento di un padiglione e la solita burocrazia. Intercetto padre Guido Trezzani di ritorno a casa, ad Almaty, Kazakistan. E ben si può chiamare “casa” per un sacerdote la cui passione per il mondo russo – religioso, artistico, storico – risale ai primi anni ’80.
Expo Astana 2017
Lia Beltrami, anche ad Astana la prima forma di energia è quella della vita
Prosegue ad Astana, in Kazakistan, l’Expo 2017 sull’energia. Con la Santa Sede e qualche buona abitudine. «Credo che ancora una volta siamo gli unici a proporre una riflessione spirituale e culturale sull’uomo e sul mondo, non solo tecnologica o economica». A confermarlo Lia Beltrami, direttrice artistica degli allestimenti fotografici del padiglione kazako della Santa Sede. Sul modello della Laudato si’, «una vera enciclica di svolta, non solo per la Chiesa».
Lo strano destino della Santa Sede, fra Stati Uniti, Polonia e Venezuela
Padiglione caldo, il numero 403. Ad Astana il caso – ammesso che esista – ha giocato un tiro alla Santa Sede, vicina di casa degli Usa in uno dei momenti di maggior distanza in tema di ambiente (e non solo). Ma anche con gli altri vicini, per tutt’altre ragioni, i motivi di attrito non mancano.
La Santa Sede all’Expo 2017 in Kazakistan. Con la benedizione della Russia
Ad una settimana dall’apertura ufficiale il bilancio della Santa Sede all’Expo 2017 di Astana, in Kazakistan, può già dirsi positivo. Merito di temi attuali e del valore intramontabile dell’arte. Premiati anche da un endorsement della Russia.