Complici le politiche adottate dal governo – espressione, va detto, di un sentire comune fra molti cittadini italiani – nelle ultime settimane il confronto sui temi dell’immigrazione sembra essersi radicalizzato. In prima linea anche la Chiesa, sempre più spesso oggetto di critiche da parte degli irriducibili del respingimento. Che, da parte sua, ricorda le opere messe in campo a favore dei migranti. Ma non basta.
Simone M. Varisco
Come cambia l’immigrazione: intervista
[a cura di Daniel Ienciu]
In occasione della 104esima Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, celebrata lo scorso 14 gennaio 2018, nell’affrontare il tema delle migrazioni, Papa Francesco ha raccomandato alla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) quattro azioni: “accogliere, proteggere, promuovere, integrare”.
Tra i diversi organismi della CEI impegnati a favore dei migranti, spicca la “Fondazione Migrantes”.
Ne abbiamo parlato con il dott. Simone Varisco, dell’Ufficio Ricerca e Documentazione della Fondazione, il quale ha dichiarato: «Spesso, siamo portati a pensare soltanto ai bisogni materiali dei migranti – cibo, alloggio, salute fisica, lavoro –, aspetti che sono senza dubbio importanti, ma che non soddisfano la persona nella sua integralità. C’è un bisogno di Dio che rischia di rimanere ignorato…».
Su Rai Italia parliamo della “follia” dell’emigrazione italiana in Australia
Dopo aver parlato dei 50 della pastorale della mobilità in Italia, torno a Community, programma di approfondimento dedicato agli italiani all’estero in onda su Rai Italia. Questa volta parliamo della “follia” dell’emigrazione italiana in Australia.
Il riferimento è al mio libro, La follia del partire, la follia del restare. Il disagio mentale nell’emigrazione italiana in Australia alla fine dell’Ottocento. Un’occasione per ripercorrere una pagina importante e sconosciuta della storia del nostro Paese, ancora oggi di grande attualità.
» Il VIDEO della puntata (dal minuto 26:40)
Thailandia. L’altro mondiale
Una squadra di calciatori e un Paese con il fiato sospeso di fronte al televisore. È l’altro mondiale che si gioca in Thailandia. In grado di unire la comunità internazionale e persone di fede diversa.
Certo che no. La “sopportabilità” di san Bonaventura: i sacerdoti sono uguali sull’altare, ma non dietro
Con Luis Badilla – da amici appassionati, e non da teologi – si sta riflettendo in questi giorni di buoni sacerdoti e cattivi pastori, fra teologia e pratica del mondo. Per scoprire che queste ultime sono, in fondo, la medesima cosa.