No, nelle righe che seguono non si dà un giudizio sulla scelta di Cristina Scuccia. Piuttosto, su di noi.
comunicazione
Avvenire, WikiChiesa: Le immagini in bianco e nero segnano la storia della Chiesa
[da: Guido Mocellin, WikiChiesa – Avvenire del 15 luglio 2022]
Ha già compiuto 9 anni il blog aperiodico “Caffestoria”, ma li porta bene. Il suo autore è Simone Varisco, 39 anni, storico e scrittore (nonché curatore del “Rapporto immigrazione” della Fondazione Migrantes): presenta il blog come «l’ennesimo incontro tra storia e comunicazione digitale» della sua vita. Da quando è nato, “Caffestoria” ha pubblicato «più di 700 articoli e 300 fotografie» e oggi conta «diverse migliaia» di lettori e lettrici, grazie anche alle varie rubriche settimanali. Tra le quali segnalo “ChiesaVintage” (), già “VaticanoVintage”. Esce ogni sabato, dal 2016, su Instagram e Twitter; l’autore ci dice che è «un modo per ripercorrere la storia della Chiesa attraverso alcuni dei suoi protagonisti più noti, dei fotografi più celebrati, ma soprattutto dei suoi tanti volti sconosciuti».
L’irresistibile fascino Disney. Anche di là dal Tevere
Papa Francesco e la Disney. Ma sarebbe più corretto dire la Santa Sede e la Disney: una fascinazione vecchia di anni, che si rinnova con qualche scelta. E il rischio di alcune ombre.
Fa più male la congettura che il ginocchio. E menomale che il Papa non ha fissato un viaggio in Ucraina
Meglio la gonartrosi della congettura, verrebbe da dire. Mesi di polemiche e insinuazioni zoppicano, ora, su un dolore al ginocchio. E peggio sarebbe stato se Francesco avesse messo in programma un viaggio in Ucraina.
Ipocrisia e malafede regnano sovrane, fra vittime e conflitti dimenticati. Intervista al reporter Giovanni Porzio, in Ucraina
In Ucraina la Russia ha portato la guerra. Sangue e morte. Ma come la stiamo raccontando, questa guerra? «Chi si pone delle domande viene subito visto con sospetto, quando non è bollato come provocatore o negazionista». Con poteri e lobby internazionali cui è già riuscito di strumentalizzare l’onda di umanità generata dal conflitto per incassare, più che una corsa alla pacificazione, una corsa agli armamenti. «Le bombe “intelligenti” di Abele hanno ucciso migliaia di civili in Iraq e in Libia». Cosa accomuna tutte le guerre? «La loro stupidità. E il tornaconto dell’industria delle armi». Un vecchio copione, sempre in scena. «Oggi è rimasto solo il Papa a ricordare che nel mondo ci sono guerre di cui nessuno ha voglia di parlare». Critico nei confronti di «un’informazione costruita nelle redazioni, davanti al computer, ai terminali delle agenzie, sulle reti sociali, senza mai uscire per strada, senza più “consumare le suole delle scarpe”, senza incontrare persone per cercare storie o verificare de visu certe situazioni» (Messaggio per la 55ma Giornata mondiale delle comunicazioni sociali).