Chi non conosce le poesie di Andrzej Jawién non può comprendere la persona e il pontificato di Giovanni Paolo II. Perché Andrzej Jawien è Karol Wojtyla, il sacerdote e poeta di Cracovia. Un grande insegnamento per questo nostro 1° maggio.
Attualità e storia
Il presente con uno sguardo alla storia
La profezia che non si avvera: nel 2020 il Covid scava il divario fra Nord e Sud
Il divario fra Nord e Sud colmato nel 2020? Tutt’altro. E la diffusione del Covid-19 in Italia ha riacceso un’animosità tanto diffusa da essere quasi inconfessabile. Soltanto nel mondo politico?
Hart Island, non solo fosse comuni: la nostra società si prepara alla morte silenziosa dei suoi scartati
La sua storia è vecchia di quasi 160 anni, ma il grande pubblico ha scoperto l’esistenza di Hart Island soltanto in questi giorni. Un’immagine che stride con l’ostentata modernità della città più all’avanguardia degli Stati Uniti, New York. Che si sta preparando alla morte silenziosa di quanti vivono ai margini della società che la abita.
Il tempo del coronavirus? «Ci vorranno dei “cercatori”». Intervista a mons. Franco Agnesi, vicario generale di Milano
«Sono agli “arresti domiciliari”», scherza mons. Franco Agnesi, vicario generale dell’Arcidiocesi di Milano. «Passo le giornate al cellulare e al computer per tenere i contatti con gli altri Vicari episcopali». Ma il pensiero corre subito ai sacerdoti, soprattutto a quelli scomparsi a causa del Covid-19. «Sono tutti preti che hanno dedicato la vita alla Chiesa, e in questi giorni lo hanno fatto “fino alla fine”». Un virus che a volte ci sembra “democratico”, come lo è la morte quando non si cura di potere e ricchezza, ma che in realtà domanda un prezzo altissimo soprattutto agli ultimi e a quanti sono loro vicino. «Dio ci vuole gli uni per gli altri», ricorda mons. Agnesi. Anche e soprattutto in tempo di crisi. E poi ci sono i lunghi corridoi del palazzo arcivescovile, il valore della preghiera, le chiese rimaste sempre aperte e qualche polemica futile. Ma soprattutto la Pasqua alle porte, strana nella sua apparente solitudine, ma in grado di sconvolgere ogni previsione umana.
Nella società del coronavirus c’è ancora spazio per un baby boom?
Nella morte cerchiamo la vita. Dai balconi, fra le sirene delle ambulanze e sui social. Ma quanto spazio siamo realmente disposti a concederle?