In occasione del bicentenario della nascita di san Giovanni Bosco, la Famiglia Salesiana si presenta ad Expo in veste di Partecipante della Società Civile, forte di una propria declinazione del tema generale dell’Esposizione milanese, “Nutrire il pianeta, energia per la vita”: “Educare i giovani, energia per la vita”. E di un padiglione smontabile.
Un impianto tutto salesiano, in grado di unire l’importante appuntamento di agosto con l’indubbia vetrina mediatica milanese di questi mesi, cogliendo di quest’ultima l’apertura al futuro e alla globalità. Un’ottica come da tradizione «con i giovani, per i giovani», in grado di ampliare il tema della nutrizione al di là del – pur fondamentale – soddisfacimento di un bisogno alimentare, avvicinandosi in questo senso all’impostazione offerta in Expo anche dalla Santa Sede. La nutrizione diviene quindi cura integrale della persona: nel corpo da sfamare, nell’educazione da offrire, nei sogni da coltivare.
Nella cacofonia talvolta circense di immagini, suoni e sapori dell’Esposizione universale, Casa Don Bosco ha scelto di essere presente con la normalità di una struttura a capanna, un po’ aperta al pubblico e un po’ riparo intimo, spazio per l’accoglienza e l’approfondimento. Un edificio votato alla semplicità dell’acciaio e del legno, non solo in rispetto dei moderni criteri di sostenibilità, ma soprattutto tenendo in considerazione la destinazione futura della struttura. Casa Don Bosco è infatti solo momentaneamente presente ad Expo, prima di essere smontata per partire alla volta dell’Ucraina, dove diventerà casa, scuola e centro aggregativo per ragazzi e giovani. Non è ancora stata resa nota la località in cui il padiglione verrà rimontato, ma da tempo sono stati avviati i contatti con il governo di Kiev, resi più complicati dalla difficile situazione in cui versa il Paese.
Responsabile dei lavori per Casa Don Bosco è don Claudio Belfiore. A firmare l’accordo a nome della Famiglia Salesiana sono stati DBN (Don Bosco Network, federazione mondiale di otto ONG salesiane) e VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, ONG italiana che si occupa di solidarietà e cooperazione internazionale).
La partecipazione della Famiglia Salesiana ad Expo Milano 2015 si inserice anche nel dibattito internazionale sull’Agenda per lo Sviluppo Post-2015, a 15 anni dalla Dichiarazione del Millennio e dagli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite, quasi interamente mancati. È previsto che l’Agenda, incentrata su nutrizione, agricoltura sostenibile e sicurezza alimentare, sarà approvata nel settembre prossimo. In linea con le deliberazioni della Conferenza delle Nazioni Unite Rio+20 del giugno 2012, il documento indicherà i nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, auspicabilmente valorizzati dalla partecipazione attiva dei giovani di tutto il mondo.
Nell’immagine: Padiglione “Casa Don Bosco”, Expo Milano 2015.
© Vuoi riprodurre integralmente un articolo? Scrivimi.
Sostieni Caffestoria.it

Il Sismografo