Haiti: nella continua minaccia, il Perpetuo Soccorso

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Inaugurata un’effige della Patrona di Haiti nei Giardini Vaticani. Mentre gli sforzi delle potenze mondiali si concentrano sulla spartizione del globo in aree di influenza, tracciate secondo i rispettivi interessi, nella diffusa indifferenza la drammatica situazione ad Haiti non trova ancora soluzione. Pochi, ma luminosi, segnali di speranza da Santa Sede e comunità internazionale.


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È notizia di queste ore la serie di attacchi condotti ad Haiti da bande armate nella municipalità di La Chapelle, nel dipartimento dell’Artibonite, che hanno costretto oltre 2 mila famiglie ad abbandonare le proprie case. Uomini, donne e bambini che si aggiungono al milione e 300 mila sfollati interni del Paese.

Ad un anno dall’avvio dell’ultima missione Onu ad Haiti, il sistema sanitario è al collasso e le violazioni dei diritti umani sono in continuo aumento, come denunciato da Human Rights Watch: omicidi, soprusi, reclutamento di bambini nei gruppi criminali e violenze sessuali contro i minori. In compenso, secondo fonti delle Nazioni Unite, le bande criminali che controllano gran parte di Haiti sono sempre più spietate e meglio equipaggiate: segno che, nonostante l’embargo sulle armi, gli interessi privati e internazionali continuano ad alimentare il giro d’affari milionario. La guerra condotta da ciò che rimane del governo centrale contro i gruppi armati informali si è recentemente tradotta, secondo l’uso dei principali teatri di conflitto, nell’impiego di centinaia di droni fra le case della capitale Port-au-Prince, con un prevedibile – per quanto non confermato – aumento delle vittime fra i civili.

Sussistono motivi di speranza, sebbene sempre più isolati nella marea montante della violenza. A 165 anni dalla firma del concordato fra la Repubblica di Haiti e la Santa Sede, la Chiesa cattolica rimane fra le poche presenze costruttive nel Paese. A testimoniare una storia luminosa, sebbene non priva di periodi d’ombra, da questa mattina è anche un’effigie di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, patrona di Haiti, nei Giardini vaticani.

L'effigie di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, patrona di Haiti, installata nei Giardini vaticani, saintsiège@diplomatie.it, 27 giugno 2025.
L’effigie di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, patrona di Haiti, installata nei Giardini vaticani, saintsiège@diplomatie.it, 27 giugno 2025.

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Presenti alla cerimonia il segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin, il ministro consigliere e incaricata d’affari a.i. dell’ambasciata di Haiti presso la Santa Sede, Marie Guerlyne Janvier, l’ambasciatore di Haiti in Italia, Gandhi Thomas, la presidente del Governatorato della Città del Vaticano, suor Raffaella Petrini, e il sottosegretario del Dicastero per l’evangelizzazione, monsignor Graziano Borgonovo. La benedizione dell’effigie della Vergine è stata affidata a monsignor Wismick Jean-Charles, vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Port-au-Prince, in rappresentanza della Conferenza episcopale haitiana.

Tutti gli interventi si sono soffermati sulla necessità di pace e riconciliazione, nella salvaguardia della dignità umana. La Madre di Dio cammina, piange e spera con il suo popolo, ha sottolineato il cardinale Pietro Parolin, mentre le autorità haitiane hanno evidenziato il ruolo che la comunità internazionale, con il supporto della Santa Sede, potrebbe avere nell’alimentare speranza e dialogo, denunciando le sofferenze causate da instabilità politica, criminalità organizzata e molteplici forme di violenza. Citando papa Francesco, Haiti rimane «un Paese amato», a cui rivolgere pensieri e azioni. Nel ricordare la propria esperienza ad Haiti (brevemente raccontata in questa intervista), monsignor Graziano Borgonovo ha rievocato l’antico legame dei pontefici con Haiti e il sacrificio di suor Luisa Dell’Orto, delle Piccole sorelle del Vangelo, uccisa il 25 giugno 2022. Nello scorso mese di aprile, altre due religiose sono state uccise a Mirebalais, suor Evanette Onezaire e suor Jeanne Voltaire, delle piccole sorelle di Santa Teresa, insieme ad una ragazza che stavano cercando di proteggere.

L'effigie di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso inaugurata presso i Giardini Vaticani, 27 giugno 2025. ©️ Caffestoria.it
L’effigie di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso inaugurata presso i Giardini Vaticani, 27 giugno 2025. ©️ Caffestoria.it

La devozione a Maria con il titolo di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso ha radici antiche a Roma, ed è legata a un’icona greca conservata in origine nella chiesa agostiniana di San Matteo in Merulana. L’immagine, caduta in stato di incuria, venne in seguito trasferita nella chiesa di Sant’Alfonso all’Esquilino, dopo che nel 1865 Pio IX la affidò ai Redentoristi con l’incarico di promuoverne la devozione, che meno di un ventennio più tardi attecchisce anche ad Haiti.

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Nostra Signora del Perpetuo Soccorso si incarna fin da subito nella storia del popolo haitiano: una fonte di speranza in una terra che sembra non avere pace. Nell’anno stesso della solenne installazione presso la cappella di Bel Air, un sobborgo di Port-au-Prince, di una riproduzione dell’icona venerata a Roma, Haiti è vessata da una epidemia, che provoca migliaia di morti in tutto il Paese. Il risanamento, attribuito all’intercessione della Vergine (5 febbraio 1882), è una ricorrenza che da allora viene celebrata con gratitudine.

Sessant’anni dopo, Haiti è scossa da un altro male, la seconda guerra mondiale, e l’intero Paese è consacrato a Nostra Signora del Perpetuo Soccorso (8 dicembre 1942). È Paolo VI, con la lettera apostolica Populus haitianus (1966), a fare di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso la patrona di Haiti.

A riprova dello stato di grave conflittualità in cui da anni versa il Paese, le celebrazioni per la Nostra Signora del Perpetuo Soccorso del 27 giugno 2005 – festività nazionale – si svolgono nel santuario di Bel Air sotto il fuoco di raffiche di mitra. Fra gli altri, un operatore della Croce Rossa Internazionale è rapito e ucciso, nella stessa giornata in cui le forze Onu e di polizia liberano una donna in ostaggio della criminalità organizzata a Port-au-Prince.

Ma non è soltanto la criminalità ad assediare Haiti. Fra gli edifici distrutti dal devastante terremoto del gennaio 2010, ci sono anche il santuario di Bel Air, insieme alla scuola e alla residenza delle Figlie di Maria. Nel sisma muoiono diverse religiose, mentre icone, ex voto e altri oggetti di devozione giacciono sotto le macerie. Sul luogo del santuario è eretta una cappella provvisoria, mentre nel 2016 papa Francesco dona alla Chiesa locale una nuova immagine di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario della consegna dell’icona originale ai Redentoristi da parte di Pio IX.

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La devozione a Nostra Signora del Perpetuo Soccorso segna anche la conclusione del lungo viaggio apostolico dall’Europa all’America Centrale di Giovanni Paolo II del 1983, con il discorso pronunciato a Port-au-Prince, «in questa terra di Haiti ove ho tanto desiderato venire». Già quattro decenni fa si ha la consapevolezza che «è proprio necessario che le cose cambino», come sottolinea Giovanni Paolo II. «La Chiesa ha avuto il coraggio di guardare in faccia le dure realtà attuali, e sono sicuro che lo stesso avviene per tutti gli uomini di buona volontà, per tutti coloro che amano profondamente la loro patria».

Rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo, giustizia, salvaguardia del bene comune ed equa distribuzione dei beni, società più orientate all’inclusione e alla partecipazione, parità nell’accesso al cibo, all’acqua, alle cure sanitarie e ai servizi, opportunità di avere casa, scolarizzazione e un lavoro onesto e dignitoso, spirito di servizio in coloro che detengono responsabilità pubbliche: sono alcuni dei temi evocati dall’allora pontefice. «Non si tratta di sognare ricchezze o società dei consumi – spiega Giovanni Paolo II –, ma si tratta, per tutti, di un livello di vita degna della persona umana, dei figli e delle figlie di Dio». Auspici che, dopo 40 anni, ancora non si sono realizzati, e che nulla hanno perduto della loro attualità.

Nostra Signora del Perpetuo Soccorso rimane un invito costante alla fiducia. La sua icona, con la ricca stratificazione di storia, arte e pietà popolare, continua a parlare alle generazioni di credenti e non solo, ricordando che il soccorso di Dio – così come il suo giudizio – non vengono mai meno.

L'effigie di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, patrona di Haiti, installata nei Giardini vaticani, saintsiège@diplomatie.it, 27 giugno 2025.
L’effigie di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, patrona di Haiti, installata nei Giardini vaticani, saintsiège@diplomatie.it, 27 giugno 2025.

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