Aldo Moro, padre Pio e Francesco: i fili e le fake news

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Dei tanti fili che sembrano annodare padre Pio, Aldo Moro e il pontificato di Francesco, uno fra i meno noti nasce da una foto e da una presunta profezia.

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È il 16 marzo 1978 quando Aldo Moro, leader della Democrazia Cristiana, viene rapito a Roma dalle Brigate Rosse. L’assalto costa la vita a cinque uomini della sua scorta. Dopo 55 giorni di angosciante prigionia, il corpo dello stesso Moro viene fatto ritrovare nel portabagagli di una Renault 4 in via Michelangelo Caetani, dopo una telefonata che ancora oggi stupisce per il cinismo che la contraddistingue.

In questi giorni, complice la triste ricorrenza dei 40 anni da quei fatti, si è tornati a parlare del rapporto di Aldo Moro con la Chiesa cattolica: l’intervento sottotraccia del Vaticano per la sua liberazione, l’amicizia con Paolo VI, le sintonie postume con Francesco. Nessun accenno, invece, al singolare e poco noto rapporto che legava Aldo Moro a padre Pio, reso d’attualità dalla visita di papa Bergoglio a Pietrelcina e a San Giovanni Rotondo.

Così come molti altri politici della DC, infatti, anche Aldo Moro si reca in visita diverse volte da padre Pio. Una tappa quasi obbligata, ma anche un’importante occasione di confronto, personale ancora prima che politico. L’ultimo incontro fra Moro e padre Pio risale al 15 maggio 1968, pochi giorni prima del voto, durante il tour elettorale del leader democristiano in Puglia. Ad organizzarlo il giornalista Giuseppe Giacovazzo, direttore della Gazzetta del Mezzogiorno e membro dello staff di Moro. L’incontro è breve, una ventina di minuti in tutto, e privato, anche a causa delle condizioni critiche nelle quali versa padre Pio, ma Giacovazzo ottiene dai Cappuccini la presenza di almeno un fotografo. Lo stesso Giacovazzo rivela che durante l’incontro Moro e padre Pio non parlano di politica, sebbene diversi testimoni concordino nel ritenere che in altre occasioni il frate avesse osteggiato l’apertura a Sinistra della DC.

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Aldo Moro in visita a padre Pio

Questa ed altre fotografie su #VaticanoVintage

Ad una delle visite – e delle fotografie – che ritraggono Aldo Moro a San Giovanni Rotondo risalirebbe anche un singolare episodio. Una premonizione che padre Pio, scomparso dieci anni prima dei fatti di via Fani, avrebbe manifestato a proposito del politico democristiano. A rivelarlo è Elia Stelluto, sangiovannese, classe 1935, forse il più celebre tra i fotografi di padre Pio, per giunta legato al frate da un pluriennale rapporto di conoscenza, iniziato in giovanissima età. Tra le sue foto più note proprio una che ritrae padre Pio e Aldo Moro sorridenti. Una gioia, però, di breve durata. «Subito dopo averlo salutato – racconta Stelluto – il Padre era diventato di colpo triste e aveva detto: “Quanto sangue, quanto sangue”, intuendo forse la tragedia che sarebbe accaduta».

Della vicenda – della quale, peraltro, esistono più versioni, differenti per tempi e circostanze – si è parlato insistentemente alcuni anni fa, sull’onda di un certo miracolismo fiorito attorno alla figura del santo di Pietrelcina. Nel 1991, però, la secca smentita: nessun presagio su Moro, così come sull’elezione e l’attentato a Wojtyla. «Fandonie». A sostenerlo nientemeno che frate Gerardo Di Flumeri, tra i massimi esperti della vita di padre Pio, nonché vice-postulatore della causa di canonizzazione del religioso beneventano.

Della “profezia” su Aldo Moro si è detto. La seconda “premonizione celebre” riguarderebbe, invece, nientemeno che Karol Wojtyla, a quel tempo giovane studente di teologia. Proprio a lui, in confessione, padre Pio avrebbe rivelato il futuro pontificato e la grave minaccia che lo avrebbe atteso una volta salito al soglio pontificio. «Non sono altro che profezie post-evento – spiega all’inizio degli anni ’90 frate Gerardo, scomparso nel 2005 – non esiste infatti nessun documento che possa provarle e inoltre lo stesso Santo Padre [Giovanni Paolo II, NdR] le ha smentite di persona per ben due volte. Per la “voce” di Moro, della quale io stesso ho sentito ripetutamente parlare, ho provato a ricercare dei documenti, dei testimoni auricolari, ma da quello che sono riuscito a raccogliere non esiste nulla che la possa confermare». In entrambi i casi episodi predittori che, così come molti altri, non hanno contribuito all’iter di canonizzazione di padre Pio. Fake news prima delle fake news. Anche questa è profezia.

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