VIII Domenica dopo Pentecoste. Viaggi. Commento al Vangelo di rito ambrosiano, di don Alessandro Noseda.
✠ Vangelo
Mc 10, 35-45
Le persone non fanno i viaggi; sono i viaggi che fanno le persone.
John Steinbeck, Viaggio con Charley, 1962
VIII domenica dopo Pentecoste, rito ambrosiano. Giacomo e Giovanni sono i protagonisti di una gaffe alquanto imbarazzante, di quelle che fanno venire a galla qualche “bassezza” che non si riesce a tenere nascosta: “Maestro, vogliamo che tu faccia quello che ti chiediamo, e cioè che possiamo sedere uno alla tua destra e uno alla tua sinistra quando sarai nella tua gloria”. Gli altri ci rimangono male: ecco due amici che in realtà pensano a loro stessi invece che al gruppo!
Come sempre, però, il Maestro è colui che sa scrivere dritto sulle nostre righe storte, e l’episodio diventa occasione per dire qualcosa a proposito dei primi posti, che sono da sempre cari a tutti, ma che per Gesù funzionano un po’ al contrario perché chi li vuole ottenere deve essere disposto a servire, e dunque ad abitare gli ultimi. Come si può arrivare a tanto?
Uno dei più famosi aneddoti dello scrittore americano John Steinbeck recita così: “Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone”. La frase è contenuta in un libro del 1962, Viaggio con Charley, reportage di un itinerario che l’autore compie negli Stati Uniti, con lo scopo di conoscere in profondità il proprio Paese.
I fratelli Giacomo e Giovanni cercano un posto accanto a Gesù, ma per prima cosa il Maestro ricorda loro che per sedersi accanto a qualcuno bisogna arrivare dove è arrivato lui, ovvero compiere il suo viaggio. Qual è il viaggio che Gesù ha compiuto e che raccomanda a tutti? È quello che ci fa essere pienamente umani, ovvero capaci del dono totale di sé. Tale capacità non nasce perché ci si è accaparrati di un posto, ma perché si è fatto un cammino.
Fare viaggi e desiderare cammini resta, dunque, la prerogativa di ogni forma di conversione, anche la più difficile.
Don Alessandro
Don Alessandro Noseda. Nato a Cantù nel 1974. Dopo gli studi classici e la formazione teologica nel Seminario di Venegono, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Svolge dapprima il suo ministero a Milano come assistente degli Oratori della parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca e successivamente della parrocchia del Santissimo Redentore. Dal 2007 al 2011 è cappellano presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Attualmente è parroco nella parrocchia di Gesù a Nazaret, Quartiere Adriano.
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