Guardare il mondo con gli occhi di papa Francesco. Ma capirci nulla

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Ironia della sorte. Intervenire ad un incontro intitolato “Imparare a guardare il mondo con gli occhi di papa Francesco” e capirci nulla. Teatro, il tradizionale meeting di Comunione e Liberazione di Rimini. Protagonista, il generale dei Gesuiti, Arturo Sosa Abascal. Al centro della scena, la sonora “sparata” del vertice della Compagnia di Gesù che raggela questo finale d’agosto. Il diavolo? Ā«Esiste come realtĆ  simbolica, non come realtĆ  personaleĀ». Ed ĆØ subito tormentone di fine estate.

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Da giorni rete e stampa non hanno pace, e a poco vale il tentativo di Avvenire di ridimensionare l’accaduto, spiegando che le parole di Sosa Abascal sarebbero “gravi e disorientanti” (cosƬ le ha definite in un proprio comunicato l’Associazione Internazionale Esorcisti) solo Ā«se prese alla lettera ed estraniate dalla situazione in cui sono state espresseĀ», frutto di una domanda Ā«piuttosto sorprendenteĀ» da parte dell’intervistatore ed estrapolate da Ā«un pensiero ovviamente più articolato, nei limiti di un colloquio “volante” a margine di una tavola rotondaĀ». Che sia questa la vera radice del problema, voler apparire sempre e comunque, anche laddove ragioni di opportunitĆ  suggerissero il contrario?

Tanto ĆØ bastato. Anche perchĆ©, non solo a leggere la versione completa (poche righe) della risposta di Sosa Abascal il concetto di fondo non cambia, ma il generale dei Gesuiti non ĆØ nuovo a simili dichiarazioni, come ricordato anche nel comunicato dell’AIE. Non più tardi di due anni or sono, infatti, in una intervista al quotidiano spagnolo El Mundo, Sosa Abascal si era riferito al demonio con le medesime parole. Ā«Abbiamo creato figure simboliche, come il diavolo, per esprimere il male. Anche il condizionamento sociale rappresenta quella figura, poichĆ© ci sono persone che agiscono in questo modo perchĆ© si trovano in un ambiente in cui ĆØ molto difficile fare il contrarioĀ». Un’intervista divenuta famosa anche per l’idea espressa allora da Sosa Abascal circa le parole di Gesù presenti nei Vangeli, che andrebbero contestualizzate perchĆ© gli evangelisti non avevano con sĆ© un registratore.

Con buona pace di Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù e “predecessore” di Sosa Abascal, che nei propri “Esercizi spirituali” insegna come discernere gli spiriti buoni dai malvagi e in altri scritti riferisce di aver sperimentato apparizioni demoniache; di Paolo VI, del quale in molti in questi giorni hanno ricordato il pensiero in materia; ma anche di Francesco, all’insegna del quale l’incontro avrebbe dovuto svolgersi. A dimostrazione che se, come da titolo, lo scopo era quello di “guardare il mondo con gli occhi del Papa”, sarebbe quantomeno utile che Sosa Abascal aprisse i propri.

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Sono innumerevoli e chiari, infatti, i riferimenti di papa Francesco al diavolo. Ne bastino un paio, adatti alla situazione. Era il 30 ottobre 2014 quando da Santa Marta il Papa, con attenta lettura dei nostri tempi, spiegava che Ā«a questa generazione hanno fatto credere che il diavolo fosse un mito, una figura, un’idea, l’idea del male. Ma il diavolo esiste e noi dobbiamo lottare contro di lui. Lo dice Paolo, non lo dico io! La Parola di Dio lo diceĀ».

Ancora più interessante ĆØ il dialogo intrattenuto da Francesco con i bambini della parrocchia di San Crispino a Labaro, settore Nord di Roma, dello scorso 3 marzo 2019. Ā«Chi ĆØ il capo della malvagitĆ ?Ā», chiese allora Francesco. Ā«Il diavolo!Ā». Ā«Il diavolo! Ma il diavolo ĆØ una fantasia, non esiste, no?Ā». Aggiungendo, di fronte all’incertezza dei bambini: Ā«Esiste, sƬ! […] Ah, dubitate di questo? Eh, la catechesi non va bene! Non fate fare una figuraccia alle catechiste!Ā». Settembre, tempo di ripassi e di esami di riparazione. Anche quando lo scolaro ĆØ Generale. Sul quale, probabilmente, andrebbe fatta qualche valutazione.

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(trascrizione del botta e risposta fra papa Francesco e i bambini della parrocchia di San Crispino in merito al diavolo)

Francesco: Grazie delle domande. Sono domande facili, della vita. Tutte le domande sono state prese dalla vita, dall’esperienza della vita. Sono le cose che voi sapete e sperimentate tutti i giorni. La prima, per esempio: come difenderci dalle voci, dalle ispirazioni cattive, quelle che vengono dallo spirito del mondo? Ma quando parlo dello spirito del mondo, chi ĆØ il padrone dello spirito pagano, allontanato da Dio, quello che si chiama lo spirito del mondo? Chi ĆØ il capo di lƬ? Lo sapete, questo?… Non sento… Chi ĆØ il capo della malvagitĆ ?

Bambini: Il diavolo!

F.: Il diavolo! Ma il diavolo ĆØ una fantasia, non esiste, no?

B.: No!

F.: Come no? Esiste il diavolo?

B.: SƬ!

F.: Ma siete sicuri?

B.: Sì… No…

F.: Non ĆØ un racconto delle vecchiette?

B.: No… Sì…

F.: Ah, dubitate di questo? Eh, la catechesi non va bene! Non fate fare una figuraccia alle catechiste! Il diavolo esiste o non esiste?

B.: Sì… No…

F.: Chi dice di no? [ride] Il diavolo esiste o non esiste?

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B.: SƬ!

F.: Ecco. Esiste, sƬ, ĆØ vero, ed ĆØ il nostro nemico più grande. ƈ quello che cerca di farci scivolare, nella vita. ƈ quello che mette nel nostro cuore i desideri brutti, i pensieri brutti e ci porta a fare le cose brutte, le tante cose brutte che ci sono nella vita, per finire nelle guerre. Il diavolo… una risposta voglio: il diavolo, ama la pace?

B.: No! La odia!

F.: No! PerchĆ© lui vive facendo guerra a noi. Dimmi…

Bambino: Il diavolo ĆØ cattivo!

F.: È cattivo, il diavolo, è così. Il diavolo, può essere nostro amico?

B.: No!

F.: PerchĆ©, cosa farĆ  se io gli dico: ā€œVieni, che io voglio essere tuo amicoā€, che cosa ci farĆ ?

B.: Del male.

F.: Del male! Ci porterĆ  sulla strada del male, anche noi a fare cattiverie. Riprendo la prima domanda: come possiamo comportarci noi per difenderci da queste bastonate che ci dĆ  il diavolo, che ĆØ il padrone del mondo? Come possiamo? Prima di tutto, con la preghiera. Voi pregate?

B.: SƬ!

F.: Sicuri?

B.: SƬ!

F.: La preghiera. Chi ci difende dal diavolo è… Chi ĆØ?

Bambino: Gesù.

F.: Gesù. Tu, vai, sei bravo, tu! Chi ci difende dal diavolo?

B.: Gesù.

F.: Non sento…

B.: Gesù!

F.: Ecco. Gesù ĆØ il Signore, Lui comanda. E cosa faceva Gesù, quando era sulla terra, con il diavolo? ā€œVattene viaā€, gli diceva. E l’altro, che ĆØ un codardo, se ne andava via. Lo cacciava via. Gesù ha potere sul diavolo?

B.: SƬ!

F.: Non sento…

B.: SƬ!

F.: Sì, ha potere. Per questo, pregare Gesù perché allontani da noi il diavolo, perché non lo lasci venire da noi. Voi sapete qual è la qualità più grande che ha il diavolo? Perché ha delle qualità: è intelligentissimo, più intelligente dei teologi! È intelligentissimo, e questa è una qualità. Ma la qualità, il modo di essere più grande che ha il diavolo, chi me lo dice?

B.: Essere cattivo.

F.: Essere cattivo. La cattiveria, una cosa. Ma ce n’è un’altra, ancora di più, nei nostri confronti. Come riesce a mettersi nella nostra vita? Qual ĆØ la strada che usa?… Non sento… Lo dirò io: il diavolo ĆØ un bugiardo. ƈ un bugiardo. PerchĆ© ti dice: guarda che cosa bella, questa… E fa lo stesso che fa il serpente con l’uccellino: lo guarda, lo addormenta e poi se lo mangia. Il diavolo con noi, ti fa vedere le cose e ti dice: ā€œQuesto ĆØ bello, ti farĆ  bene, non obbedire a papĆ  e mamma, non fare questo, vai per questa strada, ti farĆ  beneā€, e poi ti lascia da solo e tu sarai sconfitto. Qual ĆØ la qualitĆ  più grande del diavolo? ƈ un…

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B.: Bugiardo.

F.: Più forte!

B.: Bugiardo!

F.: Nel Vangelo lo si chiama il padre della menzogna. Dio è il Padre della bontà. Questo non può essere padre della bontà, perché è cattivo, come hai detto tu: è cattivo cattivo! Ma per farsi vedere buono, dice le bugie. Capito? Avete capito?

B.: SƬ.

F.: CosƬ, il diavolo ĆØ un…

B.: …bugiardo!

F.: Bugiardo. ā€œVattene via, bugiardo!ā€, cosƬ dobbiamo dirgli. Poi, come difendersi? Con la preghiera. PerchĆ© viene l’attacco. Vai da Gesù, che mai ha detto una bugia. Gesù non sa dire bugie. Gesù sempre ci dice la veritĆ . A volte non ci piace, perchĆ© ci sono delle veritĆ  dolorose, ma Lui le dice. Gesù… ĆØ bugiardo, Gesù?

B.: No!

F.: Cosa è, Gesù? Buono, veritiero: sempre dice la verità. Il diavolo è buono, è veritiero?

B.: No!

F.: Cosa ĆØ, il diavolo?

B.: È cattivo, è bugiardo.

F.: ƈ bugiardo. CosƬ, per difenderci, andiamo sempre con la preghiera a Gesù. Ma… non solo Lui. Gesù, come ĆØ apparso nel mondo? ƈ caduto dalle stelle? Voi cantate ā€œTu scendi dalle stelleā€: sembra che ĆØ caduto dalle stelle, o no? Dimmi…

Bambino: Il diavolo fa l’opposto di quello che dicono i Comandamenti.

F.: Ecco: il diavolo fa l’opposto di quello che dicono i Comandamenti. Bravo. Ora, la domanda: come ĆØ apparso Gesù sulla terra?

B.: Da Maria.

F.: Chi ĆØ Maria?

B.: Maria è la mamma di Gesù.

F.: La Madre di Dio. ƈ Lei che ha portato Gesù da noi. E per difenderci dal bugiardo, il diavolo, bisogna andare anche dalla Madonna, da Maria e dire: ā€œMadre, aiutami, come hai aiutato tuo Figlio GesĆ¹ā€. La preghiera. E poi, parlare con i catechisti, parlare a casa: ā€œMa… mi viene in mente questo, quest’altroā€¦ā€. Il dialogo. Il dialogo con la gente buona. Con il sacerdote, con le catechiste, con gli amici buoni. Preghiera e dialogo. E fare quello che il Signore ci dice. D’accordo? Siete bravi! Grazie.

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