La Parola, la Chiesa, il mondo. Commento al Vangelo di rito ambrosiano 20 agosto 2023

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XII Domenica dopo Pentecoste. Orchestra, la verità è sinfonica. Commento al Vangelo di rito ambrosiano, di don Alessandro Noseda.


✠ Vangelo Mt 11, 16-24
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva alle folle: «A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie». Allora si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidone fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».

La verità è sinfonica
Hans Urs von Balthasar

Nel Vangelo proposto dal Rito Ambrosiano in questa XII domenica dopo Pentecoste Gesù fa un raro riferimento alla musica e non potevo lasciarmelo sfuggire. Nel Vangelo il Maestro se la prende con la sua generazione bambina, che non è in grado di accogliere né il suono della danza né quello del lamento.

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Guai – dice Gesù – a quelle città che non si sono lasciate coinvolgere né dall’uno né dall’altro. Guai all’indifferenza e a queste orecchie tappate. Guai a chi nella differenza non ha saputo scorgere l’occasione.

Tra le righe è infatti questa la perla preziosa: quella della differenza. Lo stile di Giovanni il Battista e lo stile di Gesù: voci e timbri diversi, ma allo stesso tempo legati dall’unica sinfonia. Chi, con passione, ha parlato di sinfonia e di verità è il famoso teologo svizzero Hans Urs con Balthasar.

In un brano bellissimo il teologo parla con passione dell’anelito del mondo verso la verità piena, che non si manifesta come il pezzo di uno strumento soltanto, ma come una splendida sinfonia in cui vibrano suoni diversi, tutti in accordo, per dare voce alla stupenda polifonia di cui Gesù è il maestro.

Bisogna allenarsi a percepire l’insieme, mentre spesso – se non si è proprio sordi come gli interlocutori di Gesù – si rischia almeno di essere troppo legati a una partitura soltanto, perdendosi il brivido dell’orchestra. Il Maestro ci invita ad affinare l’orecchio: “Chi ha orecchi ascolti”!

Don Alessandro

Don Alessandro Noseda. Nato a Cantù nel 1974. Dopo gli studi classici e la formazione teologica nel Seminario di Venegono, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Svolge dapprima il suo ministero a Milano come assistente degli Oratori della parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca e successivamente della parrocchia del Santissimo Redentore. Dal 2007 al 2011 è cappellano presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Attualmente è parroco nella parrocchia di Gesù a Nazaret, Quartiere Adriano.

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