X Domenica dopo Pentecoste. Distruggere le barriere. Commento al Vangelo di rito ambrosiano, di don Alessandro Noseda.
✠ Vangelo
Mt 21, 12-16
X domenica dopo Pentecoste, rito ambrosiano. Le distruzioni di cui siamo tristi spettatori in questo tempo sono quelle che fanno vittime e lasciano rovine: quelle per cui si capisce – sempre col senno di poi – che la strada da percorrere era un’altra.
Interessante, dunque, la cosiddetta “purificazione del tempio”, ovvero questo brano in cui Gesù distrugge il sistema di commercio su cui il tempio si basava, scacciando i venditori e rovesciando i loro tavolini.
Per capirla, non ci deve sfuggire il finale della storia (che è in verità il più importante): “Gli si avvicinarono nel tempio ciechi e storpi, ed egli li guarì”.
Che cosa distrugge Gesù? Gesù distrugge le barriere, ovvero quei tavoli e quegli affari, quella struttura che non lasciava passare i poveri, i ciechi, gli storpi, ovvero la gente a cui entrare alla presenza di Dio non era permesso.
Essi finalmente gli si possono avvicinare. Possono entrare nel tempio – non in cerca di soldi – come talvolta succede nelle nostre chiese, ma in cerca di Dio.
Abbiamo bisogno di guerre che non facciano morti, ma che rendano vivi! Il Papa ci invita ad una “insurrezione delle coscienze che vogliono la vita e non la morte”. Lo fa continuamente.
Mi chiedo se per caso non siamo ancora fermi ai tavolini dei nostri piccoli affari, e mi piacerebbe che venissimo tutti illuminati, un po’ come Matteo nel bellissimo quadro del Caravaggio.
Anche san Matteo era all’inizio un uomo seduto al tavolino degli affari… finché non sente la voce del Maestro che lo chiama, e quella voce gli cambia la vita.
Don Alessandro
Don Alessandro Noseda. Nato a Cantù nel 1974. Dopo gli studi classici e la formazione teologica nel Seminario di Venegono, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Svolge dapprima il suo ministero a Milano come assistente degli Oratori della parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca e successivamente della parrocchia del Santissimo Redentore. Dal 2007 al 2011 è cappellano presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Attualmente è parroco nella parrocchia di Gesù a Nazaret, Quartiere Adriano.
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