La Parola, la Chiesa, il mondo. Commento al Vangelo del 5 maggio 2024

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VI Domenica di Pasqua. Cinetica del Testimone. Commento al Vangelo di rito ambrosiano, di don Alessandro Noseda.

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✠ Vangelo
Gv 15, 26 – 16, 4
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto. Non ve l’ho detto dal principio, perché ero con voi».

…nel mio cuore c’era come un fuoco ardente,
trattenuto nelle mie ossa;
mi sforzavo di contenerlo,
ma non potevo.

Geremia 20,9

Ogni tanto mi capita di guardare l’atletica, soprattutto durante le Olimpiadi, e mi impressiona sempre la staffetta 4×100.

È una corsa esplosiva, dove più atleti competono per portare fino in fondo il testimone: una volta partito, questo oggetto non si ferma più! I passaggi avvengono nella cosiddetta “zona di cambio”, quando cioè i membri di una squadra si passano l’oggetto di mano in mano, in velocità.

Il cambio avviene infatti in corsa, perché l’atleta che riceve ha già preso velocità, in modo tale che il testimone non rallenti mai fino al traguardo finale.

La cinetica del Testimone è quel che mi è venuto in mente pensando allo Spirito così come lo intende Gesù: procede dal Padre, ovvero dal principio, fuori dallo spazio e al di là del tempo. Arriva e non si ferma più; è testimone, nel senso che dà testimonianza di Gesù e di lui parla, incessantemente.

Non lo si riceve da fermi, ma solo in corsa, perché è inarrestabile e ha volato da sempre, fin da quando “aleggiava sulle acque” (Gen 1,2).

La cinetica del Paràclito, che dà testimonianza a Gesù, diventa la stessa che anima chi lo riceve, chiamandoci, di mano in mano, di corsa in corsa, a metterci tutti in cammino.

Come Chiesa non dovremmo smettere mai di chiederci quale fibra di questo Corpo vive dell’energia cinetica del Testimone e quale no, cosa vibra e cosa è fermo, perché solo chi sta correndo possiede lo Spirito Santo.

Don Alessandro

Don Alessandro Noseda. Nato a Cantù nel 1974. Dopo gli studi classici e la formazione teologica nel Seminario di Venegono, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Svolge dapprima il suo ministero a Milano come assistente degli Oratori della parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca e successivamente della parrocchia del Santissimo Redentore. Dal 2007 al 2011 è cappellano presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Attualmente è parroco nella parrocchia di Gesù a Nazaret, Quartiere Adriano.

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