III Domenica dopo Pentecoste. Quel che si avvera. Commento al Vangelo del rito ambrosiano, di don Alessandro Noseda.
✠ Vangelo
Mt 1, 20b-24b
Terza domenica dopo Pentecoste. Il rito ambrosiano ci presenta il Vangelo che parla del sogno di Giuseppe: “Non temere di prendere con te Maria come tua sposa”. È sorprendente e anche abbastanza edificante questo ossimoro di un uomo che nel Vangelo non dice nemmeno una parola, ma che agisce facendo sempre la cosa giusta.
Le sue scelte nascono da un sogno, da un progetto meditato, rielaborato e direi – ovviamente – ispirato. Di Giuseppe sarebbe sbagliato dire che gli mancano le parole, perché i suoi sogni parlano; bisognerebbe dire che Giuseppe dialoga! Infatti, risponde sempre, e lo fa con i fatti. Giuseppe è, più di chiunque altro, responsabile, perché la sua vita è una risposta che nasce da un dialogo con Dio.
La domanda se i sogni si avverino emerge spesso nell’esperienza umana. Il vissuto di Giuseppe sembra dirci che sì, succede, ma solo quando qualcuno si gioca la vita perché questo possa accadere.
Don Alessandro
Don Alessandro Noseda. Nato a Cantù nel 1974. Dopo gli studi classici e la formazione teologica nel Seminario di Venegono, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Svolge dapprima il suo ministero a Milano come assistente degli Oratori della parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca e successivamente della parrocchia del Santissimo Redentore. Dal 2007 al 2011 è cappellano presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Attualmente è parroco nella parrocchia di Gesù a Nazaret, Quartiere Adriano.
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