I Domenica dopo la Dedicazione. Senza dubbio per passione. Commento al Vangelo del rito ambrosiano, di don Alessandro Noseda.
✠ Vangelo
Mt 28, 16-20
Il coraggio della passione
Carlo Maria Martini
I domenica dopo la Dedicazione della chiesa cattedrale.
Gesù incontra gli Undici sul monte che aveva indicato. Come un nastro che si riavvolge per tornare all’inizio, il gruppo ritorna indietro, in Galilea, là dove tutto era cominciato. Niente però è come prima, perché tutto è nuovo: Gesù è il Risorto, e loro sono gli Undici; non più Dodici, perché Giuda non c’è più. Passati nel crogiuolo della passione e della morte del Maestro, sono i testimoni della sua risurrezione.
Quando vedono Gesù gli si prostrano davanti.
Alcuni però dubitano.
Eppure, il Maestro li manda tutti, ed essi, come ci dicono gli Atti degli Apostoli, effettivamente partiranno e saranno gli annunciatori che Gesù è risorto, camminando verso tutti i popoli.
Come si articola la relazione tra il dubbio e il movimento? Come si può partire pur essendo nel dubbio?
Il dubbio talvolta paralizza e toglie energia al movimento; succede quando prevale la paura. Allora niente si muove e nessuno parte. Ma essi, appunto, sono partiti. Dunque il dubbio non li ha paralizzati.
Il dubbio altre volte fa tornare indietro; succede quando prevale l’ansia: “Forse ho lasciato aperta la porta di casa… devo andare a vedere”. Ma i discepoli non sono tornati indietro.
Traggo due conclusioni.
La prima, è che l’altra faccia del dubbio è la possibilità: il dubbio talvolta spinge avanti perché non riesce a disinnescare la fede. Essa prevale, e viene il dubbio che non partire significhi perdersi tutto! Ma la piuma che fa pendere la bilancia a suo favore credo abbia un nome preciso: si chiama passione.
La seconda conclusione è dunque che sì, gli Undici hanno incontrato Gesù; alcuni però dubitano… Ma tutti, comunque, partono. Perché lo fanno?
Senza dubbio, per passione.
Don Alessandro
Don Alessandro Noseda. Nato a Cantù nel 1974. Dopo gli studi classici e la formazione teologica nel Seminario di Venegono, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Svolge dapprima il suo ministero a Milano come assistente degli Oratori della parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca e successivamente della parrocchia del Santissimo Redentore. Dal 2007 al 2011 è cappellano presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Attualmente è parroco nella parrocchia di Gesù a Nazaret, Quartiere Adriano.
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