Penultima Domenica dopo l’Epifania. Della clemenza. Dov’è la luce? Commento al Vangelo del rito ambrosiano, di don Alessandro Noseda.
✠ Vangelo
Mc 2, 13-17
Penultima domenica dopo l’Epifania, nel rito ambrosiano.
Una finestra con i vetri appannati. Sembra quasi murata.
Mi ha sempre affascinato quel dettaglio così singolare della vocazione di san Matteo del Caravaggio, opera che ho visto più di una volta nella chiesa di san Luigi dei Francesi, a Roma.
La luce entra con il Maestro, dalla porta per cui è passato lui. Ma allora, a cosa serve la finestra?
I dettagli potevano essere altri, ma curiosamente il Caravaggio aggiunge proprio una finestra inutile.
O forse non è così inutile?
Se non bastasse il fatto che la vocazione di san Matteo è quella di un uomo intento ad una vita molto lontana dalla proposta di Gesù, mi aiuta la suggestione di una finestra dalla quale non entrano luci per ribadire che la risposta del chiamato non è confortata da condizioni più o meno ideali, ma rappresenta un vero e proprio salto nel buio.
La chiamata del peccatore è tutt’altro che ovvia, sia per il Maestro che per il chiamato. Eppure – benché difficile – non solo essa è possibile, ma è addirittura cruciale e si può realizzare, a patto di alzare il capo e guardare verso il Signore.
Viviamo in un frangente storico in cui nel mondo di luci se ne vedono poche, e mancano finestre illuminate a confortare l’ovvietà di certe scelte di apertura e di dono.
I vetri sono appannati, l’illusione di un panorama rassicurante è totalmente compromessa.
Tuttavia la luce c’è e passa unicamente dalla porta stretta indicata dal Maestro.
La sfida – per tutti e per ciascuno – è osare guardarne la sorgente, e seguirla.
Don Alessandro
Don Alessandro Noseda. Nato a Cantù nel 1974. Dopo gli studi classici e la formazione teologica nel Seminario di Venegono, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Svolge dapprima il suo ministero a Milano come assistente degli Oratori della parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca e successivamente della parrocchia del Santissimo Redentore. Dal 2007 al 2011 è cappellano presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Attualmente è parroco nella parrocchia di Gesù a Nazaret, Quartiere Adriano.
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