V Domenica di Pasqua. Cerco di non accontentarmi. Commento al Vangelo del rito ambrosiano, di don Alessandro Noseda.
✠ Vangelo
Gv 13, 31b-35
“You broke the bonds
And you loosed the chains
Carried the cross
Of my shame
Oh my shame
You know I believe it
But I still haven’t found what I’m looking for”.
Tu hai spezzato i legami, infranto le catene,
hai portato la croce della mia vergogna, sai che lo credo!
Ma non ho ancora trovato quello che sto cercando…
U2, I still haven’t found what I’m looking for (The joshua tree, 1987)
I still haven’t found what I’m looking for (“Non ho ancora trovato quello che sto cercando”) è tra i brani più famosi degli U2: 841 milioni di ascolti solo su uno dei più famosi provider di musica in streaming.
Non è una canzone d’amore qualunque. Parla invece della ricerca di Dio, ma di una ricerca che non si è ancora conclusa: “Non ho ancora trovato quello che sto cercando”, appunto.
Ma come si può trovare Dio? La ricerca finirà mai?
Il Vangelo della V domenica di Pasqua ribadisce che il grande comandamento che Gesù ha affidato ai suoi è quello dell’amore, anzi, quello del “suo” amore:
“…che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri”.
Trovare Dio e trovare l’amore di Gesù sono, per il cristiano, la stessa cosa: in un amore (e in un Dio) così ci si imbatte, e finchè non si trova qualcuno che lo annunci, esso potrebbe rimanere sconosciuto; bisogna però che la ricerca non si accontenti di qualcosa di meno, interrompendosi prematuramente.
Perché sì, può succedere di partire per scalare le montagne e fermarsi al primo ristorante, ma in tal caso il viaggio si interromperà troppo presto; da questo punto di vista, un mondo che spegne il desiderio di amare fino in fondo e lo rimpiazza con tanti autogrill che ammiccano al viaggiatore pone una sfida difficile.
Ma qualcuno non si accontenta, non pensa di avere Dio nel taschino, e riconosce che non ha ancora trovato quello che sta cercando.
Don Alessandro
Don Alessandro Noseda. Nato a Cantù nel 1974. Dopo gli studi classici e la formazione teologica nel Seminario di Venegono, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Svolge dapprima il suo ministero a Milano come assistente degli Oratori della parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca e successivamente della parrocchia del Santissimo Redentore. Dal 2007 al 2011 è cappellano presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Attualmente è parroco nella parrocchia di Gesù a Nazaret, Quartiere Adriano.
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