La Parola, la Chiesa, il mondo. Commento al Vangelo 7 settembre 2025

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II Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore. Non c’è delusione. Commento al Vangelo del rito ambrosiano, di don Alessandro Noseda.

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✠ Vangelo

Mt 21, 28-32

Spes non confundit
(Romani 5,5)

II Domenica dopo il martirio di Giovanni il Battista, Rito ambrosiano. I padri delle parabole di Gesù sono sempre personaggi che non hanno vita facile: se i figli sono obbedienti qualcuno prima o poi li fa fuori, se invece disobbediscono sono comunque dolori perché o non ascoltano o non capiscono.

Il racconto di oggi non fa eccezione, e il padre che manda nella vigna i due fratelli viene ignorato dal primo, che pure aveva fatto buon viso a cattivo gioco, e invece obbedito dal secondo, che però all’inizio aveva rifiutato di dargli ascolto.

Non è una vita semplice per quel Padre di cui Gesù parla sempre in ogni racconto che fa, e potremmo dire con sicurezza che da parte di Dio sarebbe del tutto umano avere un sentimento prevalente: la delusione.

Dio potrebbe essere deluso dal non ascolto, deluso dai voltafaccia, deluso dall’incapacità di capire il suo amore, come coloro che si ostina a chiamare “figli” continuamente gli manifestano.

Invece, proprio per il Giubileo del 2025, papa Francesco ha scelto un titolo molto significativo: “Spes non confundit”, ovvero “la speranza non delude”.

Dunque Dio, che infinitamente ama, infinitamente crede e infinitamente spera, non solo non ci deluderà, ma non si lascerà mai deludere. Direi che è una buona notizia per tanta gente scoraggiata e ormai – forse ragionevolmente – priva di fiducia nelle possibilità dell’umano.

Una buona notizia, però, non può essere destinata a rimanere lettera morta: essa influenza anche il vissuto di chi la riceve. Il cristiano, dunque, a sua volta non si lascia deludere facilmente, non abbandona la speranza nelle possibilità proprie e dell’umano, non scarica l’altro, abbandonandosi alla delusione, perché diviene portatore di una fiducia preventiva, che non può essere spenta così facilmente, anche quando sembrerebbe immeritata.

Don Alessandro

Don Alessandro Noseda. Nato a Cantù nel 1974. Dopo gli studi classici e la formazione teologica nel Seminario di Venegono, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Svolge dapprima il suo ministero a Milano come assistente degli Oratori della parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca e successivamente della parrocchia del Santissimo Redentore. Dal 2007 al 2011 è cappellano presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Attualmente è parroco nella parrocchia di Gesù a Nazaret, Quartiere Adriano.

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