La Parola, la Chiesa, il mondo. Commento al Vangelo 21 settembre 2025

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IV Domenica dopo il martirio di Giovanni il Precursore. Per la vita del mondo. Commento al Vangelo del rito ambrosiano, di don Alessandro Noseda.

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✠ Vangelo

Gv 6,51-59

Gli disse lei ridendo forte
l’ultima prova sarà la morte.

Fabrizio de Andrè, La ballata dell’amore cieco, 1966

IV domenica dopo il martirio di Giovanni il Precursore. Rito ambrosiano.

“Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”.

La frase suona forte, irrevocabile.

Ma suona anche un po’ retrò: chi oggi ha il coraggio di parlare della “vita del mondo”?

Quando cerco “guerre attualmente in atto” su Google, la prima risposta arriva dalla “AI Overview” e recita così:

“Attualmente nel mondo sono in corso almeno 56 conflitti armati, il numero più alto dalla Seconda Guerra Mondiale, coinvolgendo 92 Paesi e causando un numero elevato di vittime e sfollati, soprattutto nel 2024. Tra i più significativi figurano la guerra in Ucraina, il conflitto israelo-palestinese a Gaza, la guerra civile in Myanmar e conflitti in Yemen, Siria, Sudan, Etiopia e nella regione del Sahel”.

Vorrei che nascessero discussioni, come nacquero allora tra gli ascoltatori di Gesù, che si chiedevano “come può costui darci la sua carne da mangiare?”.

Vorrei che noi cristiani – che conosciamo la morte di Cristo e sappiamo come Gesù sia riuscito a darci effettivamente la sua vita e, insieme, “la sua carne da mangiare” – discutessimo oggi sull’altra parte dell’affermazione del Maestro. Quella che mette in chiaro l’obiettivo di un gesto così alto: “la vita del mondo”.

Vorrei che discutessimo – e, credetemi, dobbiamo discuterne – e ci domandassimo se crediamo e vogliamo le stesse cose che vuole nostro Signore Gesù Cristo, ovvero “la vita del mondo”: non la vita di alcuni; non la vita di un popolo; non la vita di una classe sociale, ma la vita del mondo.

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Gesù è già morto per questo. Si tratterà di vedere che cosa ciascuno di noi è disposto a dare, ammesso e non concesso che abbiamo i suoi stessi obiettivi.

Don Alessandro

Don Alessandro Noseda. Nato a Cantù nel 1974. Dopo gli studi classici e la formazione teologica nel Seminario di Venegono, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Svolge dapprima il suo ministero a Milano come assistente degli Oratori della parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca e successivamente della parrocchia del Santissimo Redentore. Dal 2007 al 2011 è cappellano presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Attualmente è parroco nella parrocchia di Gesù a Nazaret, Quartiere Adriano.

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