VII Domenica dopo il martirio di Giovanni il Precursore. Valore assoluto. Commento al Vangelo del rito ambrosiano, di don Alessandro Noseda.
✠ Vangelo
Mt 13, 44-52
Dio è come uno che vende tutto per la perla che sei tu.
Cesare Pagazzi
VII domenica dopo il martirio di Giovanni il Precursore. Rito ambrosiano.
Ancora una volta il Maestro sogna. Me lo immagino con uno sguardo che si posa sugli ascoltatori ma allo stesso tempo li attraversa: Gesù guarda oltre, e vede i segni di un Regno di Dio vicino.
Delle tre immagini che mi sembra quasi lo rapiscano, mi sono affezionato a quella centrale: l’immagine della perla. Il testo dice che il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, vende tutto quello che ha e la compra.
Cerco nella mente di continuare la storia, perché il seguito – quello che Gesù non racconta – mi può aiutare a capire il senso di ciò che ho appena ascoltato.
E così immagino che il mercante, dopo aver comprato la perla, si fermi.
Sì, perché potremmo pensare che la perla preziosa debba logicamente essere rivenduta per avere ancora più denaro; la cosa avrebbe senso, dato che il protagonista del racconto è un mercante di perle e perciò esse sono un mezzo, non un fine.
Tuttavia, credo che nelle intenzioni di Gesù la perla di grande valore, per ottenere la quale viene sacrificato tutto, sia un valore assoluto, un bene finale. Il mercante vende tutto per avere quella, e quello è il punto di arrivo del suo cercare.
Come nota Cesare Pagazzi, fine teologo dei nostri tempi, è anzitutto Dio ad essere riconosciuto così: “Uno che vende tutto per la perla che sono io”.
Tra Dio e l’uomo è come un trovarsi, e il trovarsi è la meta di tutto.
Per questo il regno dei cieli, così come Gesù lo vede, è il luogo di relazioni dove l’altro non è un mezzo, ma rappresenta il fine: niente infatti è più importante.
Don Alessandro
Don Alessandro Noseda. Nato a Cantù nel 1974. Dopo gli studi classici e la formazione teologica nel Seminario di Venegono, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Svolge dapprima il suo ministero a Milano come assistente degli Oratori della parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca e successivamente della parrocchia del Santissimo Redentore. Dal 2007 al 2011 è cappellano presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Attualmente è parroco nella parrocchia di Gesù a Nazaret, Quartiere Adriano.
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