La Parola, la Chiesa, il mondo. Commento al Vangelo 10 agosto 2025

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IX Domenica dopo Pentecoste. Soggetto e complemento. Commento al Vangelo del rito ambrosiano, di don Alessandro Noseda.

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✠ Vangelo

Mt 22, 41-46

Nona domenica dopo Pentecoste. Rito ambrosiano. Che cosa pensate del Cristo?Per noi è una domanda scontata: risponderemmo senza esitare che il Cristo è Gesù.

Forse però la nostra sarebbe anche una risposta automatica, che i contemporanei di Gesù non potevano avere, ma della quale anche noi dovremmo diffidare.

Infatti, se nel contesto di allora c’era parecchia confusione sul termine stesso, ovvero su che cosa potesse significare “essere il Cristo” (pensate che persino Giovanni Battista aveva opinioni diverse da quelle di Gesù circa lo stile che il Messia doveva avere!), oggi il pericolo è dimenticare l’importanza di questa affermazione, e cioè quali implicazioni ha dire che “il Cristo è Gesù”.

Chi ci mette sulla strada giusta per ricordarcele è quel grande studioso della Parola di Dio che è stato Silvano Fausti. Nel suo libro “L’idiozia” se ne esce con queste illuminanti (anche se forse un po’ difficili) parole:

“Il vangelo non dice che Gesù è il Cristo, ma invertendo predicato e soggetto dice esattamente il contrario: Cristo è Gesù. (…) Infatti il soggetto è ciò che non si conosce, il predicato è ciò che si conosce.

Chi dice che Gesù è Cristo e Figlio di Dio, applica a lui, che non conosce, tutto ciò che conosce sulla salvezza e su Dio. (Questo è l’errore di Pietro, che infatti poi verrà sgridato da Gesù perché proietta su di lui il suo modo di interpretare la sua missione, ndr). Chi invece dice che il Cristo è Gesù crocifisso, applica alla salvezza e a Dio che non conosce, tutto ciò che il vangelo fa conoscere di Gesù”.

La finezza è importantissima. Se alla domanda che Gesù pone ai farisei rispondiamo “il Cristo sei tu”, significa nientemeno che siamo disposti a ripensare a tutto quanto abbiamo in mente su Dio, sulla salvezza e sul destino dell’uomo, unicamente a partire dal Signore Gesù.

Ecco, direi che questo è proprio il punto di arrivo della fede che professiamo.

Don Alessandro

Don Alessandro Noseda. Nato a Cantù nel 1974. Dopo gli studi classici e la formazione teologica nel Seminario di Venegono, viene ordinato sacerdote nel 2000 dal card. Carlo Maria Martini. Svolge dapprima il suo ministero a Milano come assistente degli Oratori della parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca e successivamente della parrocchia del Santissimo Redentore. Dal 2007 al 2011 è cappellano presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Attualmente è parroco nella parrocchia di Gesù a Nazaret, Quartiere Adriano.

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