Francesco a Milano. Scola incontra i Rol: «tempo di travaglio, serve conferma nella fede»

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Buona la seconda. Dopo il rinvio dello scorso anno, entrano nel vivo i preparativi per la visita di papa Francesco a Milano, prevista per il prossimo 25 marzo. Questa mattina il card. Angelo Scola ha incontrato i Rol: «in questo tempo di grande cambiamento, la conferma nella fede è assolutamente necessaria».

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Milano attende Francesco come successore di Pietro: scopo del Pontefice è confermarci nella fede. «Nel nostro tempo di grande cambiamento, un tempo di vero e proprio travaglio, questa conferma è assolutamente necessaria», ha sottolineato questa mattina il card. Angelo Scola, presenziando alla prima – e per il momento unica – riunione programmata dei Rol, i Responsabili organizzativi locali, iniziata alle 10 nell’aula Pio XII del Centro Schuster di via Sant’Antonio 5 a Milano. Oltre 500 i partecipanti, ospitati anche nella vicina chiesa di Sant’Antonio.

La visita del Papa sarà una «grande occasione di conversione», ha proseguito il Cardinale. Necessario è «sentire come Gesù per superare la frattura tra fede e vita». Anche per questo nell’incontro con Francesco sarà insuperabile la dimensione del «faccia a faccia: non ci sono televisioni, streaming e new media» che possano sostituire l’incontro personale, ha puntualizzato Scola.

La visita del Pontefice – a lungo attesa, in calendario per lo scorso anno e infine rinviata non senza qualche malumore – sarà con ogni probabilità l’ultimo grande evento pubblico presenziato dal card. Scola, ormai al termine del suo incarico di arcivescovo di Milano.

L’agenda di Francesco a Milano si annuncia già fitta. Di grande impatto emotivo la visita del Pontefice al quartiere popolare Case Bianche di via Salomone, luogo di difficoltà economica e sociale. Ancora in fase di selezione le famiglie che accoglieranno personalmente ed in maniera intima il Pontefice nei loro appartamenti. Seguirà alle ore 10 un incontro con sacerdoti e religiosi in Duomo, con un momento di adorazione eucaristica e di venerazione delle spoglie di san Carlo Borromeo. Alle 11 il sagrato alto della Cattedrale accoglierà Francesco per la recita dell’Angelus in occasione della solennità dell’Annunciazione e un breve saluto alla popolazione.

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Il momento più lungo della visita del Papa a Milano sarà la tappa al carcere di San Vittore, con un pellegrinaggio nei diversi raggi della struttura. Desiderio del Pontefice è infatti quello di incontrare personalmente tutti i carcerati possibili. Alle 15 Francesco sarà alla Villa Reale di Monza, ospite del parco cintato più grande d’Europa. «Non solo scenografia», spiega don Davide Milani, responsabile della comunicazione della Diocesi di Milano e portavoce dell’Arcivescovo. Un modo, invece, per ribadire un tema cardine del magistero di Francesco: l’ecologia umana. L’esperienza della visita di Benedetto XVI a Bresso – a impatto ambientale zero – ha dimostrato, fra l’altro, l’attenzione ambientale del popolo cristiano. Ultimo momento della visita del Pontefice sarà alle 17.30 l’incontro con i cresimandi, le loro famiglie, padrini e madrine allo stadio di San Siro.

Evidente come gli aspetti organizzativi da mettere a punto non manchino. A partire dalla figura del Rol, il Responsabile organizzativo locale, chiamato a svolgere un ruolo di raccordo fra la Diocesi e le parrocchie che la compongono: 1.108 nel 2013, per quasi 5 milioni di battezzati, pari al 91,2% della popolazione totale. Una «figura chiave», ha riconosciuto il card. Scola, che dà la «possibilità concreta di raggiungere capillarmente tutte le nostre realtà parrocchiali e associative». Fra i compiti dei Rol l’iscrizione e la gestione dei partecipanti alla Messa a Monza, per la quale si attende un milione di persone. Un’organizzazione orientata al decentramento – fortemente basata su parrocchie e comunità pastorali – che ricorda lo spirito del Giubileo della Misericordia dello scorso anno.

Numerosi i dettagli organizzativi all’ordine del giorno questa mattina, dal trasporto dei fedeli al ruolo dei capigruppo – uno ogni 49 partecipanti, in aggiunta al Rol – fino alla sollecitudine verso i portatori di handicap e gli anziani con difficoltà motorie. Per loro è previsto un accesso facilitato all’area della Messa: la gestione è affidata a Caritas ambrosiana, mentre la parte operativa vede in campo Unitalsi e Oftal, già attive nel trasporto degli ammalati a Lourdes e verso i principali santuari internazionali (qui i dettagli).

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Non solo organizzazione, comunque: la visita del Pontefice rimane innanzitutto un grande evento ecclesiale e in terra ambrosiana Francesco è atteso come pellegrino. Per approfondire il senso spirituale della visita del Papa a Milano la Diocesi ha approntato un sussidio pastorale, scaricabile gratuitamente, redatto da un comitato creato ad hoc per l’arrivo del Pontefice. A farne parte mons. Pierantonio Tremolada e mons. Paolo Martinelli, vescovi ausiliari di Milano, mons. Luca Bressan, vicario episcopale per la cultura, la carità, la missione e l’azione sociale, Valentina Soncini, docente di teologia fondamentale presso il Pime di Monza e già presidente dell’Azione Cattolica ambrosiana, Silvia Landra, direttrice alla Casa della Carità di don Colmegna e attualmente alla guida dell’AC di Milano, Paolo Antonio Petracca, attivo da anni nei progetti sociali della Diocesi, come il “Fondo Famiglia Lavoro” voluto dal card. Tettamanzi, e Alberto Sportoletti, presidente di Retemanager.

Da questa sera al 18 febbraio, infine, per le Messe nelle parrocchie la Diocesi propone una preghiera dei fedeli incentrata sulla prossima visita del Pontefice: «Per papa Francesco, che sarà pellegrino in terra ambrosiana. La sua parola autorevole ci sproni a rimettere al centro della missione l’annuncio dell’amore misericordioso di Dio per ogni uomo, ti preghiamo».

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