È giunta poche ore fa la nomina di don Giovanni De Robertis a nuovo direttore generale della Fondazione Migrantes. Don Giovanni De Robertis succede così a mons. Gian Carlo Perego, ordinato nei giorni scorsi arcivescovo di Ferrara-Comacchio.
La scelta del Consiglio Permanente della CEI riunito a Roma è ricaduta su un sacerdote della diocesi di Bari-Bitonto. Con la nomina di don Giovanni De Robertis i vescovi italiani hanno optato per una continuità che ha finora sempre voluto un sacerdote alla guida della Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Conferenza episcopale italiana. Nato il 26 marzo 1956 (61 anni), don Giovanni De Robertis è stato ordinato sacerdote il 16 aprile 1983. Una vocazione matura, giunta durante gli studi universitari di ingegneria. Nel 1988 la licenza in Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana.
Curiosa una coincidenza con l’esperienza personale di mons. Perego, legato da profonda devozione al santuario di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio, nella originaria diocesi di Cremona, presso il quale si è anche ritirato in preghiera nei giorni precedenti l’ordinazione episcopale, avvenuta il 6 maggio scorso. Anche nella vita del nuovo Direttore c’è infatti una Santa Maria del Fonte: quella di Carbonara (Ba), parrocchia presso la quale ha svolto il suo primo incarico di vicario dal 1988 al 1993. A seguire, il lavoro di parroco a San Marcello in Bari, svolto sino ad oggi. Per la Migrantes già attualmente direttore regionale e direttore diocesano di Bari-Bitonto, don Giovanni De Robertis è un “parroco in uscita” che ha anticipato molti dei temi cari al pontificato di Francesco.
Parrocchia di uno dei quartieri a più alta densità di abitanti della città di Bari, ricca di diverse strutture a sostegno delle attività sociali, San Marcello è un vero punto di aggregazione per la comunità. Fra i numerosi progetti messi in campo negli anni spiccano la casa “Donne al Centro” presso il Centro Nazareth e la casa famiglia “Centro Betlemme”. Grande l’attenzione di don “Gianni” per i giovani, di ogni etnia e religione, per i quali anni fa è stato messo a disposizione un appartamento nel quale godere di un alloggio dignitoso e proseguire i propri studi, contribuendo anche allo svolgimento delle attività parrocchiali. Non manca naturalmente un collegamento con il CARA (Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo) di Bari.
«Ringrazio i vescovi italiani e in particolare mons. Gian Carlo Perego che mi ha preceduto in questo servizio, per la fiducia accordatami», ha dichiarato don Giovanni De Robertis dopo la notizia della nomina, nelle parole riportate dal comunicato stampa diffuso dalla Migrantes. Un esordio che attinge a piene mani dal Vangelo. «Vivo questa chiamata come il rinnovarsi di quella domanda di Cristo che è risuonata nel Vangelo della mia ordinazione: “Mi ami tu più di costoro?”, e del comando conseguente: “Pasci le mie pecorelle”. L’affidamento di una porzione del Suo gregge, questa volta fatto da migranti».
«La Fondazione Migrantes – ha aggiunto il nuovo Direttore – è sempre stata l’espressione di questo amore di Cristo e dei vescovi italiani verso questa porzione del gregge spesso afflitta da tanti pericoli, come pecore senza pastore». Poche ore fa proprio dalla Fondazione Migrantes e dal suo direttore uscente, mons. Perego, era giunta l’espressione della «gioia» per la nomina, da parte di Papa Francesco, del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, a nuovo presidente della Conferenza episcopale italiana.
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