A Monza racconto le ferite invisibili degli emigranti italiani

Malattia mentale e migranti
Una lettura di 2 minuti

La follia del partire, la follia del restare. Locandina libro, Monza, Carrobiolo Il viaggio dei migranti non è solo geografico, ma soprattutto mentale. E sempre più spesso per i sopravvissuti i pericoli psicologici sono maggiori di quelli fisici. Succede a quanti attraversano oggi il Mediterraneo per approdare in Europa e accadeva un tempo agli italiani che attraversavano l’oceano per raggiungere l’Australia. Storie di uomini e donne dimenticati, che tra passione, lavoro e sofferenza hanno contribuito alla fortuna di un continente. Biografie inedite, ricostruite nel mio libro “La follia del partire, la follia del restare. Il disagio mentale nell’emigrazione italiana in Australia alla fine dell’Ottocento”, edito da Tau per la Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana.

Ne parlerò mercoledì 26 ottobre alle ore 21.00 a Monza, nella splendida cornice della sala studio della Biblioteca del Convento del Carrobiolo dei Barnabiti (vicolo Carrobiolo, 4). Con me ci sarà Annafrancesca Ghezzi della Cooperativa “La Cordata”, coordinatrice del progetto “Case Saltatempo” per l’accoglienza diffusa e l’accompagnamento verso l’autonomia di minori stranieri non accompagnati.

Un modo per parlare di storia, l’occasione per raccontare qualcosa di nuovo, di attuale e di ampiamente sottovalutato. Ingresso libero (a lato, la locandina dell’evento).

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